Nella giornata di venerdì 26 novembre è stata comunicata la decisione da parte dell'Università degli Studi di Napoli Federico II di procedere con la chiusura di tutte le aule studio. A dare la notizia è stato Maurizio Pinto, responsabile del servizio di protezione e prevenzione per la valutazione dell'applicazione delle misure di sicurezza. Rappresenta un duro colpo per gli studenti che, ogni giorno, studiano all'università con la possibilità di condividere tra loro momenti di confronto della loro carriera. Il motivo è legato al mancato rispetto dell'utilizzo della mascherina all'interno delle medesime aule.

Questo è il motivo che ha portato alla temporanea chiusura delle aule studio a partire dal 27 novembre e fino a data da destinarsi.

Non è mancata la replica di Link Studi Umanistici Unina e di Link Napoli-Sindacato Universitario che, di concerto, hanno sottolineato la piena solidarietà agli studenti. L'organizzazione studentesca si è detta sorpresa dal modo in cui è arrivata questa comunicazione. Cristina Trey, da anni attiva in campagne volte ai diritti degli studenti, intervistata da Blasting News, ha chiarito una serie di questioni. In primo luogo la coordinatrice presso Link Napoli - Sindacato Universitario si è concentrata circa il ruolo delle rappresentanze.

Le parole di Cristina Trey del coordinamento Link a Blasting News

Cristina Trey sul comunicato dell'Università: "Nessun livello di rappresentanza è stato interpellato riguardo a questa decisione arrivata come un fulmine a ciel sereno".

Cristina Trey ha continuato dicendo che nel territorio campano ci si stava contraddistinguendo per permettere questo servizio essenziale.

Sulle aule studio ha ricordato quanto siano fondamentali: "Se non fosse cosi necessario non sarebbero frequentate e questa cosa è avvenuta senza passare per le rappresentanze". A Cristina Trey, come al resto del consiglio, è risultato piuttosto sorprendente il modo in cui è arrivata la comunicazione. Lo confermano le parole della coordinatrice: "C'è sempre stato un profilo di confronto costruttivo tra amministrazione e rappresentanti degli studenti, questa volta è mancato".

Le richieste da parte di Cristina Trey, con l'intento di riaprire in sicurezza

Allo stesso tempo la rappresentanza dimostra di avere in mente un piano per l'immediata riapertura delle aule studio in sicurezza. Cristina Trey si è espressa in questi termini: "Chiediamo che si aumenti il personale per il controllo. Si tratta di riaprire in sicurezza aumentando la sanificazione". Infine ha posto l'accento su un altro tema importante sul quale l'Ateneo dovrebbe dare maggior peso. Si tratta di una necessità per gli studenti, come afferma l'attivista: "Ritrovare nuovi spazi da adibire ad aule studio, anche nel centro storico".