Finalmente ci siamo, si fa chiarezza sulle accuse che sono state mosse ai danni di Papa Francesco, sulla complicità della Chiesa argentina (lui era il provinciale per i gesuiti, Jorge Bergoglio), durante la dittatura Jorge Rafael Videla, il quale fu Presidente di fatto e insieme dittatore dell'Argentina dal 1976 al 1981, insiediatosi con il colpo di Stato ai danni Isabelita Peron. Lo stesso Videla, condannato a un doppio ergastolo per commessi crimini contro l'umanità, che provocarono la tortura di circa 30 mila persone, rese nota una confessione in cui affermava la complicità dell'episcopato argentino con il suo regime.
A questo proposito, l'ex dittatore parla dei prelati di Buenos Aires, di cui faceva parte acnhe Papa Francesco, che mettevano a disposizione i loro uffici e il loro silenzio per coprire le torture che avvenivano nell'Esma, ricordiamo che da qui, arriva il tanto noto termine "desaparecisdos", ovvero persone rapite, torturate e poi scomparse nel nulla. Il nome di Bergoglio però, non esce fuori, ma viene tirato in ballo dalla famiglia De La Cuadra, all'epoca vicina a Bergoglio, capo dei Gesuiti, al quale chiesero aiuto per sapere della giovane Elena, deportata in stato di gravidanza, ma la risposta dell'attuale Papa Francesco, a sentire la sorella Estela, fu che era morta, notizia che giunse tramite un giovane gesuita un paio di mesi dopo la richiesta.
Adesso esce fuori dall'Argentina, il video della testimonianza di Papa Francesco al mega processo, sui crimini commessi dalla dittatura contro l'umanità, in particolare dell'Esma, centro di tortura della Scuola Superiore di meccanica della Marina argentina. Papa Francesco testimoniò l'8 novembre del 2010, quando era Arcivescovo di Buenos Aires, e raccontò la vicenda di due gesuiti, Orlando Yorio e Francisco Jalics, imprigionati e torturati all'Esma per diversi mesi.
Bergoglio incontrò due volte il dittatore Videla e il capo della Marina, Emilio Passera, nel tentativo di ottenere la liberazione dei due gesuiti, e probabilmente ci riuscì, per dopo qualche settimana, gli ostaggi furono liberati.
Dal video che il quotidiano argentino "El Clarin" ha messo sul suo sito, si evince che Papa Francesco aveva avvisato i suoi gesuiti del pericolo imminente, ma evidentemente nulla di più potè fare, infatti poco dopo tempo, Yorio e Jalics furono braccati e deportati all'Esma. Sembrano esserci altri video in merito, vedremo nei prossimi giorni se ci saranno novità.