E' arrivata la pioggia. In inverno. Non si è trasformata in neve, però. Ma in meteoriti: una specie di pietre, sassi, massi ancora non ben identificati.

E' accaduto in Russia, stamane, a 150 km da Mosca. "Sembrava la fine del mondo" grida piangendo il padre di due figli. Erano insieme in macchina, tornando a casa, quando la pioggia è iniziata. Un grande bagliore accecante che non ha fatto altro che dispiegarsi per terra. Boati. E subito grida, feriti. Tanti feriti. Circa un migliaio, la metà bambini, rimasti vittime delle deflagrazioni susseguitesi dopo il botto.

Vetri che si rompono.

"Sembrava la fine del mondo", sembrava un film di fantascienza, di quelli che esci dal cinema e dici: "Tanto è un film, appunto". Ma questo ci deve servire da monito. Siamo degli esseri umani, degli animali: la natura è la nostra padrona. Siamo vulnerabili quando c'è un terremoto e un alluvione, figuriamoci se l'Universo inizia a farci bersagli (facili) di piogge "strane".

Eventi rari, dicono gli esperti. Per fortuna. Pensiamo solo che cosa sarebbe successo in Italia, dove per qualche centimetro di neve tutto si blocca: dalle ferrovie alla pazienza dei cittadini. Pensiamo a questo, e a cosa una simile pioggia avrebbe potuto distruggere tra arte e natura. Un motivo in più per capire l'importanza della bellezza che ci circonda e per amarla. Proteggerla. Perché siamo fragili. All'ennesima potenza.