Centomila assegni mensili, per un totale di 13 miliardi di euro all'anno. Tanto costano alle casse dell'Inps le cosiddette Pensioni d'oro. È quanto ha risposto Carlo Dell'Aringa, sottosegretario al Welfare, a Deborah Bergamini, deputata del Popolo delle Libertà, ieri in Commissione Lavoro della Camera.

Numeri che fanno rabbrividire se si pensa che la stragrande maggioranza dei pensionati vive solamente con meno di un migliaio di euro al mese. Ovvero quasi un centesimo di quel che prende il pensionato più pagato d'Italia: 91.337,18 euro lordi mensili.

Che sono poco più di tre mila euro... al giorno. Il secondo pensionato d'oro riscuote invece ben 66.436,88 euro lordi e mensili (più di due mila euro giornalieri) mentre il terzo pensionato d'oro ne prende circa 51 mila euro.

Seppur non siano resi ufficialmente noti i nomi di questo podio dorato, ANSA e SkyTg 24 prospettano si tratti di Mauro Sentinelli (ex manager ed ingegnere elettronico della Telecom), al primo posto, mentre al terzo risiederebbe Mauro Gambaro, ex direttore generale di Interbanca e di Inter Football Club.

"Non è possibile che ci sia questo distacco tra pensioni normali e pensioni d'oro" ha detto la Bergamini "bisogna mettere in evidenza queste cifre affinché l'opinione pubblica dia lo slancio al Parlamento affinché faccia una legge che ponga dei limiti a questi assegni mensili che dissanguano ogni anno le casse dell'INPS" e che rendono più aspra la tensione sociale, in particolar modo se si ricordano le statistiche appena sfornate dall'INPS stesso.

In Italia, una persona su 4 è pensionato e il 45,2% di questi (circa 7 milioni) percepisce un reddito da pensione sotto il limite dei 1000 euro. Cifra che sale vistosamente se si esclude chi ha lavorato come dipendente pubblico: il 47,2% dei rimanenti percepisce una pensione al di sotto dei 500 euro!