Tra tutti è sempre più diffusa la tendenza ad essere all'interno della nostro cerchio di amicizie e relazioni sempre più autocratici. Ciascuno di noi, grazie allo sviluppo della tecnologia, invece di sviluppare una rete di discussione e confronto è portato a lanciare il proprio manifesto, che purtroppo non trova una risposta nella rete, ma nella maggior parte delle volte la generazione di un nuovo manifesto. Questo atteggiamento di ping pong comporta su ciascuno di noi la nascita di un senso di autoritarismo, che quando si affronta la realtà dimentichiamo cosa sia l'umiltà e portiamo avanti il nostro discorso come se l'interlocutore non esistesse.
L'umiltà è il fondamento di tutte le virtù ed è fondamentale per riconoscere i propri errori e fare un passo indietro quando necessario per trovare un accordo. Oggi nella nostra società gli accordi sono visti come inciucio, malcostume. Ma una persona sola cosa è capace di fare?
Poco o nulla. Dobbiamo avere l'accordo fra un gruppo di persone per aver l'armonia e le vittorie delle grandi squadre. A maggior ragione occorre accordo ed armonia fra le persone che devono gestire uno Stato. Le persone che vediamo cimentarsi in un ruolo così difficile invece notiamo che cercano la differenziazione non l'omogeneità delle idee; il risultato a cui assistiamo è l'immobilismo ogni settore che richieda un intervento.
Anzi molto spesso viene chiamato in causa il referendum come manifesto di democrazia, ma rappresenta l'incapacità politica e d'umiltà delle persone inviate in parlamento per aiutarci sulle questioni complesse.
Il consiglio per tutti è di riappropriarsi della propria umiltà e non bloccarsi nel far un passo indietro per un accordo con la famiglia, o sull'ambiente di lavoro. Perché lo sviluppo di idee, la realizzazione di un progetto avviene con accordi fra le persone non con un fermo ancoraggio assoluto alle proprie posizioni.