C'era un tempo in cui scrittori, poeti ed artisti si immolavano per la società in cui vivevano denunciando attraverso le loro opere ogni forma di corruzione presente. Durante questi anni, in cui tutto ciò che rappresentava Arte e cultura serviva per il bene comune, trasformando ogni parola scritta o parlata in una spada affilata capace di uccidere attraverso la dialettica e l'intelligenza ogni lerciume semplicemente informando i popoli, invogliandoli a lottare e spronandoli affinché avessero il coraggio anch'essi di denunciare la corruzione e di combattere l'indifferenza che circondava, e circonda ancora oggi, i miseri e gli inetti, il ruolo dell'intellettuale era quello di depositario dell'etica e di paladino della giustizia contro la continua violenza operata dal mondo esterno verso i più deboli.

Oggi questa tipologia di intellettuale dov'è? Quasi nessuno ormai utilizza il potere immenso della parola per cercare di cambiare le cose, pochi aprono gli occhi e osservano i meno fortunati denunciando attraverso uno scritto o una canzone ciò che non dovrebbe esistere. Purtroppo la nostra è un'epoca votata all'indifferenza. La società attuale cerca di creare agli occhi di tutti una vana illusione, cercando di nascondere la sofferenza, il marcio, l'immoralità e le difficili esistenze dei meno fortunati all'interno di un antro buio e profondo, che solo i più sensibili e i più osservatori possono scorgere, aprendo uno scomodo vaso di pandora, finora nascosto in un tetro subbuglio d'ipocrisia.

Dove sono i coraggiosi intellettuali che rischiavano la loro carriera per un'affermazione di denuncia, dove sono gli scrittori che rinunciano agli onori per scritti non commerciali, ma di denuncia profonda verso una lercia parte della società corrotta e malata, dove sono i cantanti che insegnano qualcosa attraverso i loro testi, che esprimono un'idea propria e non un'idea comune condivisa dalla massa anestetizzata...

Per fortuna ancora qualcuno, di questi intellettuali in via d'estinzione, ancora c'è, per questo il consiglio è di leggere i Libri che hanno scritto o di ascoltare attentamente le canzoni che hanno composto: per quanto riguarda la letteratura abbiamo per esempio Saviano, che lotta con coraggio contro la mafia e per un'Italia che tutti noi vorremmo diversa oppure Bassoli, che denuncia fortemente la degradazione morale e fisica dei bassifondi romani attraverso racconti dalla poetica dura, dialettale e verista; per quanto riguarda la musica abbiamo fortunatamente Silvestri, Salvatore, Consoli, De Gregori. Tanti li avrò dimenticati, e me ne scuso... ma forse questa mia dimenticanza, se ognuno di loro avesse gridato ancora più forte, non ci sarebbe stata...