Dopo gli episodi di violenza di questi giorni a Milano, anche Roma assiste, impotente, al ritorno della criminalità. Sulla capitale tre episodi di violenza fanno tornare il clima cupo che si respirava all'epoca della Banda della Magliana. Al centro di questo nuovo contesto criminale ruotano gli affari sporchi legati a droga, gioco d'azzardo e usura.

Tre morti e un ferito in gravi condizioni è il bilancio di una giornata romana all'insegna della violenza nelle strade, in mezzo alla gente. Il primo episodio nella mattinata di ieri quando Claudio D'Andria, un pensionato di 62 anni, conosciuto dalle Forze dell'Ordine solo per un piccolo episodio di droga, dal quale comunque ne era uscito senza conseguenze penali, è stato giustiziato con un colpo di pistola alla testa mentre rientrava da una passeggiata coi cani. Si è trattato di una vera e propria esecuzione, il killer l'ha aspettato sotto casa, nella sua abitazione di Tor Sapienza, e l'ha freddato con un colpo alla testa davanti al portone di casa.

Nel pomeriggio un altro omicidio a Focene, anche in questo caso si è trattato di un'esecuzione in piena regola. Il killer ha suonato alla porta della vittima, Giampiero Rosseni di 40 anni, e, quando questi ha aperto, lo ha freddato con un colpo di pistola alla testa ed è poi fuggito in motorino.

Il terzo omicidio è avvenuto ad Anzio, alle 19.40, a due passi dal commissariato, in pieno centro. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, due ragazzi ventenni si trovavano all'interno di un'autovettura quando sono stati raggiunti da alcuni colpi di pistola. Uno è morto sul colpo, mentre l'altro, che era riuscito a scendere dall'auto e fuggire, è stato ferito ed ora si trova ricoverato in ospedale in gravi condizioni.

Inutile nascondere che in Italia cresce, tra i cittadini, il timore che questa crisi economica insieme alla recessione possano alimentare la criminalità. Gli episodi di violenza esplosi in questi giorni a Milano e a Roma potrebbero essere proprio un segnale di allarme.