L'ultimo sondaggio diramato dal quotidiano Libero rende noto che il centrodestra, al momento dello screening, si é attestato al 34,84% e ciò sta a significare che qualora dovessero esserci le Elezioni politiche, ritornerebbe ad essere maggioranza nel paese.

L'ondata reattiva alla condanna in appello inflitta al senatore Berlusconi paradossalmente pare aver galvanizzato e ricostituito il Popolo della Libertà, i cui sostenitori hanno riportato (sempre nei sondaggi) il partito alla quota del 27,48%. Un recupero che ha del miracoloso rispetto ad appena novanta giorni fa, quando le urne sono state aperte per le consultazioni che hanno determinato il governo di larghe intese, presieduto da Enrico Letta.

La Lega Nord si piazza al 4,66% e Fratelli d'Italia si posiziona al 2,70% recuperando ancora consensi. Il vento di destra quindi soffia forte anche in considerazione che questi partiti hanno espresso idee chiare sull'odiosa tassa Imu che agli italiani proprio non va giù.

Il Movimento 5 Stelle, nonostante la pattuglia consistente di deputati e senatori non stiano brillando per comunicativa e per inventiva di proposte, continua a mietere successi tra la gente ed ha superato la soglia di gradimento precedente portandosi al 25,36%: é quindi il secondo partito avendo scavalcato il PD che, orfano del segretario, afflitto da correnti che spendono tempo a litigare, cala al 22,10%.

Una vera e propria emorragia di consensi che però viene raccolta dal partitino di Nichi Vendola che recupera posizioni e si attesta al 7,77%.

Stabile il centro di Monti al 3%. Praticamente scomparsi Rivoluzione Civile di Ingroia e tutti i partitini satelliti con distintivi di falce e martello.

Il rilancio del centrodestra nelle intenzioni di voto sancisce di fatto l'impossibilità del Pd di far saltare il governo. Alla voce Italia dei Valori, Di Pietro praticamente non risponde più quasi nessuno. L'avventura parlamentare del pm di "mani pulite" pare essersi squagliata come neve al sole.