L'Inps abolisce l'invio del CUD ma non il bustone contenente la richiestadi una marea di dati incidenti sul diritto o la misura delle prestazionierogate.

L'operazione coinvolge milioni di soggetti e grava sul bilancio dell'Inps esulle malferme spalle dei pensionati, costretti ad adempimenti in gran parteprivi di valore aggiunto per una corretta gestione delle prestazioni. È il plastico esempio di una burocrazia che alimenta se stessa conadempimenti che ne giustificano l'esistenza.

Non si comprende perché, nell'era dell'informatica, la pubblicaamministrazione non possieda un archivio capace di raccogliere e condividere idati fondamentali per la gestione dell'assistenza e della previdenza.

Soprattutto sembra assurdo che le prestazioni siano erogate ancora susemplici dichiarazioni di responsabilità, in un contesto di furberie e ditruffe di varia natura.

Si chiedono agli invalidi civile il nome della scuola e l'attestato di frequenza,ma questi dati non potrebbero essere comunicati dalla stessa scuola? E iricoveri non potrebbero essere comunicati dagli ospedali? E perché i redditi da lavoro dipendente e autonomo l'Inps non li prelevadai propri archivi?

Peraltro nel messaggio si evidenzia che "per ridurregli adempimenti a carico dei pensionati, laddove possibile, l'Inps preleverà leinformazioni necessarie direttamente dagli archivi dell'AmministrazioneFinanziaria, oltre che dal Casellario centrale dei pensionati", dimenticandoche altri dati sono contenuti nell'archivio delle posizioni assicurative dellastessa Inps.

Il bustone, secondo le situazioni personali, contiene i seguenti documenti:

  • modello RED italiano oestero. Le dichiarazioni devono essere rese entro il 31 luglio prossimo. È possibile non compilare il RED se ladichiarazione reddituale è integralmenteresa dal pensionato e dai suoi familiari con modelli 730 o UNICO 2013;
  • modello 503 AUT. La dichiarazione dovrà essere resa entro il 30 settembre 2013dai titolari di assegno ordinario di invalidità di importo superioreal minimo, con un'anzianità contributiva inferiore a 40 anni e con decorrenza successivaal 31.12.1994;
  • integrazione RED 2010, inviataai soggetti per i quali le informazioni rilasciate per l'anno 2010 non sono risultate sufficienti per la verifica di tutte le prestazioni godute;
  • modelli di dichiarazione per i titolari diprestazioni assistenziali, con iquali si deve attestare eventuale ricoverogratuito, rilevante anche per la misura dell'assegno sociale, e la mancanza diattività lavorativa.

I titolari di assegno sociale e di pensionesociale devono attestare la permanenza del requisito della residenza stabile econtinuativa in Italia.

Tali dichiarazioni devono essere rese entro il 30giugno prossimo;

  • modello per indennità di frequenza. Oltrealla dichiarazione di frequenza, per i titolari di indennità di frequenza sichiedono anche la denominazione della scuola frequentata e del relativoperiodo.

Se all'Inps non pervengono le dichiarazioni richieste, nei tempi stabiliti, si procederà alla sospensione delleprestazioni collegate al reddito. Credo che questa operazione debba essere ripensata, sia per non gravare suipensionati sia per ovvie economie di gestione. La stessa esternalizzazione delservizio lascia perplessi.