Finale di partita per il Cavaliere. Il presidente della corte feriale penale Esposito ha letto il dispositivo: Berlusconi è stato condannato definitivamente dalla Corte di Cassazione. Condanna parziale però: 4 anni di carcere per frode fiscale (con 3 coperti da indulto) ma la pena accessoria di 5 anni (interdizione dai pubblici uffici) è stata rinviata. L'interdizione infatti viene rinviata a Milano per essere ridefinita.

Quindi niente carcere ma arresti domiciliari che non darebbero al leader del Pdl la possibilità di concedere interviste, di telefonare.

A rischio anche il titolo di "Cavaliere" che potrebbe essere ritirato così come la carica di senatore. L'accusa consiste nell'aver gonfiato i diritti tv di Mediaset truffando gli azionisti, creando così dei fondi neri all'estero. Gli avvocati Coppi e Ghedini non sono entrati nel Palazzaccio ma hanno seguito la vicenda da Palazzo Grazioli. 

La Legge Simeone-Saraceni concede gli arresti domiciliari con condanne sotto i tre anni sostituiti dai servizi sociali. Berlusconi quindi non potrà più svolgere attività politica senza una preventiva autorizzazione dei magistrati di sorveglianza. Il Cavaliere avrà 30 giorni di tempo per scegliere come scontare il carcere, con gli arresti domiciliari o i servizi sociali.

Ma la legge Alfano stabilisce l'obbligo dei domiciliari. La legge Cirielli inoltre garantisce per i reati di frode fiscale i domiciliari perché Berlusconi è un over 70. Quindi doppi motivi per i domiciliari.

I giudici della sezione feriale penale presieduta da Antonio Esposito sono entrati alle 12 e hanno deciso sulla condanna nel pomeriggio con la lettura del dispositivo.

Le motivazioni sulla sentenza arriveranno tra qualche giorno. Dopo i due giorni al Palazzaccio il pg Mura aveva chiesto la condanna a 4 anni di reclusione per il premier. L'avvocato difensore Fausto Coppi aveva chiesto di derubricare il reato di frode fiscale con quello di falsa fatturazione, reato meno grave. In questo modo l'avvocato difensore poteva portare il rinvio degli atti in appello per un reato già prescritto.

Dato che il reato è meno grave, quindi, anche i termini per la prescrizione sarebbero più corti.

Ci si aspetta una ribellione politica molto forte da parte del Pdl secondo il giornalista Giuliano Ferrara, che parla di una situazione "crisaiola". Piazza Cavour è stata assediata da decine di curiosi, telecamere, giornalisti che volevano carpire dichiarazioni ulteriori dagli avvocati difensori di Berlusconi. Ma la Corte ha deciso che il verdetto poteva essere seguito solo dalle reti Sky e Rai. Solo due telecamere quindi, hanno fatto da passaparola a tutte le altre emittenti per evitare disordini. L'ingresso dei cronisti è stato garantito dopo le 17 e sono entrati verso le 19:45 in aula Magnaccio. Le motivazioni della sentenza verranno scritte dal giudice Amedeo Franco.