Alfano è un personaggio insolito. Non si sa mai se ridere o piangere con lui. Anzi si sa: si piange.
Come riferito dal Fatto Quotidiano, il ministro dell'Interno ha presentato ieri il suo piano d'azione per contrastare la 'Ndrangheta. Lo ha presentato, guardacaso, in Powerpoint. Probabilmente, ma qui mi limito a ipotizzare, dopo avere preso lezioni private da Renzi, immagino attraverso Skype visto che il premier sembra un pò fanatico di queste cose, essendo stato il primo ad avere introdotto l'uso di questo rivoluzionario mezzo per presentare i nuovi mirabolanti piani governativi agli italiani.
Comunque questo piano, quello di Alfano, prevede tre punti, i quali non sono altro che una mera riproposizione di buoni propositi di presenza e controllo dello Stato sul territorio, sia a livello nazionale che internazionale (con non meglio precisati accordi), con particolare attenzione ai cantieri, che saranno in pratica totalmente controllati dallo Stato, anche se non si specifica bene come.
A tutto ciò si aggiunge la cosa forse più curiosa, oltre al fatto che si sia ormai definitivamente diffusa la cyber-mania nel Governo, è che l'Ncd di Alfano si appresta a candidare alle Europee, nientemeno che il signor Scopelliti Giuseppe, che forse a non tutti dirà qualcosa, ma ai giudici sì. Cose non belle diciamo.
Tipo di rapporti molto stretti con dei boss malavitosi dell'Ndrangheta.
Alfano, a domanda di un giornalista, prontamente risponde che le due cose, il piano contro la 'Ndrangheta e la candidatura di Scopelliti, condannato in primo grado per abuso d'ufficio e falso in bilancio e molto vicino a certi ambienti come testimonia la sua presenza alle nozze d'oro dei genitori dei fratelli Barbieri, nota famiglia 'Ndranghetista, non centrino nulla tra loro e che comunque non si contraddicano affatto. Ok. Tutto chiaro, ON. Ministro.