Un curriculum eccellente per Palermo: Fenici, Arabi, Normanni, hanno fatto le ossa di questa città, poi l'arte, il barocco delle sue chiese, il liberty delle sue ville, (quelle rimaste e non distrutte dalle bombe della mafia) completano un quadro cittadino con un estate che inizia a maggio ed un mare invaso da turisti tedeschi.

Ma non è tutto sole e mare: la città amata da molti stranieri per il suo neorealismo (stato di abbandono e decadenza della sua periferia e del suo centro storico) ultimamente è diventata incontrollabile.

Pericoloso uscire nelle ore serali ed in pieno giorno.

Non esistono più zone pericolose, ormai dalle periferie al centro alla zona "bene" può succederti di tutto.

Fatti di cronaca raccontano di due giovani fermati, accoltellati e derubati. Altri si sono ritrovati una pistola puntata dopo che il malvivente aveva sparato qualche colpo per intimorirli, ragazze fermate e derubate di tutto, studenti  tenuti in ostaggio, anziani malmenati e appartamenti svuotati. Turisti fermati, scippati  e spesso anche feriti durante collutazioni. Un elenco interminabile di fatti di cronaca terribili, che non fanno onore ai palermitani per bene.

La crisi che provoca povertà e disoccupazione, ha inalzato il livello di microcriminalità, creando  caos e disperazione, e quello che stiamo vivendo è il risultato.

Una città paralizzata a giorni alterni da manifestazioni di gente che ha perso il lavoro, e che vuole risposte dal governo regionale.

Ma quello che non cambia, è il sorriso e la curiosità di quei turisti, che rimangono stupefatti ed incantati da questa galassia palermitana, da questa unica e non riproducibile sicilianità, dal senso dell'accoglienza e della bontà di quella parte della città che resiste e che vede nel turismo, l'unica via d'uscita dalla crisi.