La televisione italiana, per qualche anno, ha visto i propri palinsesti dominati dai reality di ogni tipo.

Dopo il Grande Fratello, vero capostipite del genere, si sono susseguite isole, talpe, fattorie; il pubblico televisivo pareva preda della sola curiosità di vedere i propri beniamini, più o meno famosi, alle prese con telecamere che ne inquadrassero ogni singolo momento della giornata.

Ultimo superstite di questa ondata rimane il Grande Fratello, giunto ormai all'ennesima edizione, poco premiata dagli ascolti, che si rivolge ormai ad una ristretta platea di giovanissimi divisi nel sostegno a questo o a quel protagonista.

Il vuoto nei palinsesti è stato colmato dai talent show, che seguitano ad avere ottimi riscontri in termini di ascolti, e che riescono ancora ad interessare il pubblico grazie alle effettive capacità artistiche, piuttosto che culinarie, dei vari partecipanti, desiderosi di palesare il proprio talento o, più semplicemente, di apparire in tv.

Tuttavia, le case di produzione televisive hanno saputo cogliere quanto fosse ancora presente, nel pubblico italiano, la morbosa curiosità di frugare nella vita altrui, per conoscerne vizi privati e pubbliche virtù, fino al punto più drammatico della morte.

Le trasmissioni più seguite del pomeriggio Rai e Mediaset, i programmi di approfondimento giornalistico, hanno proposto per mesi, in modo ossessivo, le vicende di due donne: Elena Ceste e Roberta Ragusa.

Tutto ciò senza porsi alcuno scrupolo per il dolore dei familiari, anzi sfruttando il desiderio di "essere inquadrati" da parte di pseudo amici e supposti testimoni.

Dunque la realtà, con i suoi drammi, ha preso il posto dei reality, incollando davanti allo schermo chi ritiene fondamentale conoscere i fatti altrui, anche i più privati, anche i più drammatici.

Occorre, forse, fare una piccola riflessione su questi istinti voyeuristici del pubblico televisivo italiano, che la varie tv - in verità - si limitano ad assecondare in nome dell'Auditel. E non rassegnarsi al fatto che perfino la morte, o gli eventi più drammatici, possano diventare un momento di spettacolo.

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