Salire sul carro del vincitore sarebbe fin troppo facile. Il nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, oltre ad essere un vincente, ora ha anche cominciato a vincere, anzi a stravincere. Ha raggiunto livelli di consenso che mai nessun leader del centrosinistra italiano avrebbe solo sperato di sfiorare. Eppure ora comincia il bello!

Senza voler indugiare sulla speranza che il buon Matteo presta cadrà a causa delle beghe di palazzo, senza iscriversi all'elenco dei "gufi" che non lo amano e che lui detesta, credo che la miglior cosa che un commentatore possa fare sia quella di analizzare cause ed effetti del renzismo.

Cominciamo col dire che trattasi di una specie mutante, ma neanche troppo, di berlusconismo. Eh sì il buon Silvio, non solo è riuscito a non farsi mai battere dalla sinistra italiana, ma addirittura ha completato il suo capolavoro politico, facendo sì che i cattocomunisti antiberlusconiani morissero berlusconiani, pardon, renziani.

L'esito delle elezioni europee è ben davanti agli occhi di tutti: chi ha votato con la pancia ha votato Grillo (ed è chiaro che dalla crisi, anche se molto a fatica, stiamo uscendo, se i malpancisti si sono così ridotti!); chi ha votato con il cuore (non come passione, ma come pulsione irrazionale) ha votato Berlusconi o Tsipras nel cammino di un lungo ma inesauribile viale del tramonto della stella di Arcore e del sol dell'avvenire; chi, infine, ha votato con la testa (non come coscienza razionale, ma come lucido opportunismo) ha votato per Don Matteo, sempre più simile al Terence Hill della fiction che a un giovane statista.

Ed i 42 italiani su cento che non hanno votato, quelli nessuno se li fila, non fanno statistica, sono degli sfigati che non avendo neanche gli occhi per piangere non sono riusciti ad "attivare" né la pancia, né il cuore, né la testa. Renzi ha rifatto la DC, tutti si chiedevano chi mai ce l'avrebbe fatta, ed ecco qui l'erede di La Pira, sgattaiolare via dalla rossa Firenze e rifare la DC, prendendo qualche voto di scambio lecito, scambiando qualche voto con un po' di serenità e di moderazione contro chi si agita ed agita troppo la folla.

La DC vinceva per l'esistenza del macigno istituzionale e costituzionale che Yalta ci aveva consegnato come conventio ad excludendum (in forza della quale né i comunisti, né i fascisti avrebbero mai potuto governare il Belpaese), Renzi ha vinto perché si è riproposta, per via istituzionale (colle e curie), la conventio ad excludendum nei confronti di Berlusconi, troppo condannato e di Grillo, troppo rivoluzionario.

Quindi verrebbe da dire, con Montanelli, turiamoci il naso e votiamo Renzi, se non fosse perché il livello culturale, morale, politico ed umano è talmente sceso che in questo caso non basterebbe e non basterà soltanto tapparsi il naso, ma sarà necessario annichilirsi del tutto.