La situazione socio-economica italiana, vittima di una crisi che studieremo sui libri di storia, ha probabilmente toccato livelli insostenibili per le classi sociali prima definite intermedie.

Tutti i parametri economici non lasciano intravedere una forte ripresa a breve termine, e non appare esagerato parlare di stagnazione. Il dramma della disoccupazione ha toccato livelli record, soprattutto per quanto riguarda le giovani generazioni.

La fiducia delle famiglie appare destinata a diminuire ulteriormente, ed i consumi si limitano necessariamente a quanto ritenuto indispensabile.

Non vogliamo ora trovare soluzioni macroeconomiche che neppure ad altissimi livelli sembrano riscuotere i successi sperati. Buon ultimo, l'ennesimo taglio dei tassi da parte della BCE di Mario Draghi avrà bisogno di tempo perchè eventuali benefici possano diventare tangibili.

Tuttavia, appare evidente come una iniezione di liquidità in un mercato ormai bloccato sia indispensabile.

Il governo Renzi sembra ancora intenzionato ad usare la leva fiscale per reperire fondi e diminuire il cuneo fiscale, vero handicap del mercato del lavoro in Italia. E la tanto declamata spending review ha prodotto risultati irrisori, rispetto a quanto sperato.

Ed allora, perchè non fare un'ipotesi, proporre un idea che, in questo momento contingente, potrebbe liberare risorse da ridistribuire a chi è in tale difficoltà da non permettersi una vita dignitosa?

In Italia, centinaia di ex-manager, alti funzionari di Stato, rappresentanti delle più elevate istituzioni in pensione, percepiscono dall'Inps assegni mensili di svariate decine di migliaia di euro. Posto che, sicuramente, nel loro percorso lavorativo abbiano versato contributi tali che ne giustifichino l'entità, pare lecito porsi una domanda.

Sarebbe, costituzionalmente, possibile introdurre un tetto all'importo mensile che un Istituto previdenziale può erogare? Una persona, presumibilmente anziana, potrebbe sopravvivere con 20.000 euro al mese?

A molti potrebbe apparire una assurdità, a chi percepisce 700 euro al mese apparirebbe una follia!

Eppure, proprio alla luce della grave situazione contingente, una misura di questo genere consentirebbe di liberare importanti risorse da ridistribuire su migliaia di assegni mensili che non permettono, allo stato attuale, un tenore di vita quantomeno dignitoso.

Potrebbe anche trattarsi di un provvedimento temporaneo, limitato nel tempo, ma avrebbe il pregio di far percepire all'opinione pubblica che anche i più fortunati siano disponibili a "sacrificarsi" per il bene pubblico.

Rimane da capire come il Premier Renzi possa valutare una mossa di questo genere. Da sempre attento al sentire dell'opinione pubblica, potrebbe magari condividerla. Però, da sempre attento ai desiderata dei poteri più forti, potrebbe considerarla una follia. Chissà, potrebbe risponderci...

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