Quella del governo Renzi è una stupida ostinazione a seguire una pericolosa strada dove ci si tappa le orecchie e si insiste a sbagliare. Immettere i docenti della sola I fascia è un errore che può costare caro al Paese, molto caro. Chissà perché i media non vogliono dare risalto a questa notizia. Ma una cosa è certa: la dimostrazione di incapacità o peggio ancora, di difesa di interessi di parte con l'immissione di amici e parenti nelle liste di docenti di ruolo sta assumendo sempre di più i contorni di una farsa, per non dire di uno scandalo.

La multa europea

La sentenza della Corte di Strasburgo è chiara: chi ha lavorato 36 mesi come precario va assunto altrimenti sarà aperta una procedura di infrazione con applicazione di una multa di 4 miliardi di euro. Il messaggio al governo Renzi è chiaro. Sarebbe meglio darli come stipendio, obbietterete. Ma non basta. A breve si esprimerà anche la Corte di Giustizia Europea di Lussemburgo che secondo i legali è favorevole ai precari. E il dato nascosto all'opinione pubblica è costituito dal fatto che una legge c'è: parliamo della legge 368/01 che sancisce l'obbligo di assunzione a tempo indeterminato per i precari con almeno 36 mesi di servizio violata da ben 13 anni, tanti quanti gli anni di precariato della maggior parte di gente che con abnegazione si forza tutti i giorni di istruire un popolo fondamentalmente e irrimediabilmente ignorante e maleducato.

Il ricorso giudiziario

Mentre nelle riunioni infuocate del Pd si discute sull'articolo 18 e di come smantellare le conquiste dei nostri padri, gli insegnanti italiani, stanchi delle sirene governative succedutesi in questi ultimi 7 anni in cui è successo di tutto, dalla chiusura delle graduatorie ad esaurimento del 2007 alle Siss, ai Pas Tfa e corsi vari che hanno arricchito le tasche di pochi benpensanti arroganti signori del potere, si coalizzano in ricorsi in forma singola o collettiva, ma tutti con lo stesso risultato.

Ancora una volta, per vedersi riconoscere un legittimo diritto, si ricorre alle aule di tribunale. L'ultima riprova? Ce la fornisce l'Avvocato della Ugl Graziangela Berloco: a Trani il locale Giudice del Lavoro ordina l'immissione in ruolo di due precari. Un altra sentenza a favore dei precari!

Cosa chiede l'Europa

Basteranno le ulteriori batoste che arriveranno sul capo di questa classe di inetti al governo per capire che devono cambiare registro?

Capiranno che il dispendio di risorse pubbliche prodotto da provvedimenti parziali e da sanzioni europee è un lusso che non ci si può permettere se si vuole evitare il commissariamento della Ue? La Troika è già passata in Italia e Napolitano terrorizzato dalla nefasta prospettiva si è affrettato a rassicurarli che tutti i paramatri saranno rispettati. Esiste solo una strada: censire con esattezza la classe docente e provvedere urgentemente alla stabilizzazione di tutti i precari. L'Europa sta chiedendo questo!