Un recente reportage del 'Mail On Sunday' britannico, ha rivelato che il dittatore nazista Adolf Hitler, responsabile della morte di milioni di persone, faceva uso di droga, nello specifico assumeva forti dosi di metanfetamina. Il documentario mette alla luce che il fuhrer prendeva oltre 70 farmaci diversi: la fonte di queste informazioni, sono in primo luogo le testimonianze dei medici che avevano in cura Hitler. La metanfetamina era una sostanza usata durante la Seconda Guerra Mondiale per rendere migliore il rendimento dei soldati. Secondo quanto riferito dal documentario inglese, Hitler era sotto l'effetto di droga, quando nell'estate del 1943, il dittatore ebbe una violenta discussione con Benito Mussolini.

Il reportage ha messo in evidenza inoltre, che il fuhrer durante gli ultimi giorni all'interno del suo bunker, fu sottoposto a ben nove iniezioni di un farmaco denominato 'Vitamultin', che conteneva la metanfetamina, una droga che eccita le prestazioni fisiche del corpo umano.

Lo stesso documento andato in onda sulla Televisione britannica Channel 4, smentisce le voci che attribuivano ad Adolf Hitler una problematica fisica denominata 'monorchidia', un termine medico utilizzato per definire una malformazione a carico dei genitali maschili, che è caratterizzata dalla presenza di un solo testicolo all'interno dello scroto. Inoltre, lo stesso report nega categoricamente le voci relative ad una presunta omosessualità del fuhrer, che sono circolate negli ultimi anni.

L'assunzione di forti dosi alle quali il dittatore tedesco era sottoposto, gli davano la possibilità di reggere fisicamente alla sua vasta attività criminale, della quale la storia ci racconta da quasi ottant'anni, in più il capo dei nazisti, imponeva l'assunzione della sostanza anche alle sue truppe, per alterare la reazione fisica e maggiorare la resistenza nelle operazioni militari, che hanno portato ad uno sterminio senza precedenti nella storia dell'uomo. Dopo quasi 80 anni dalla sua scomparsa, emergono ancora rivelazioni scioccanti che fanno discutere tutto il mondo.