È notizia di questi giorni che il governo, per porre fine all'alto tasso di evasione del canone Rai, si appresta ad inserirlo all'interno della bolletta elettrica. Nel vertice tra ministro per lo sviluppo economico e ministero dell'Economia si metterà a punto il meccanismo per veicolare la norma all'interno della prossima legge di stabilità. Il governo ha fretta e già da gennaio del prossimo anno il provvedimento sarà operativo e sancirà in modo chiaro, definitivo e indolore, l'applicazione di quelle riforme che da tempo l'Europa ci chiede a gran voce, ovvero la trasformazione dello status da cittadini liberi in territorio sovrano in sudditi. Sarà quindi imposto il sacro principio secondo il quale le utenze, acqua luce e gas, vitali e indispensabili per la sopravvivenza di famiglie e imprese, diventeranno per decreto marginali e quindi esposte ad ignobili imboscate. Il canone Rai è solo il primo di tutta una serie di provvedimenti che seguiranno aprendo la porta ad una prateria sterminata di discutibili soprusi. Ed ecco già pronti tutta una serie di espedienti; il bollo auto inserito nella bolletta del gas, le infrazioni al Codice della Strada all'interno di quella dell'acqua. E ancora, in caso di malore l'operatore del 118 si collegherà ad un apposito sito e qualora risultassero pendenze di qualunque natura, vi sentirete rispondere "ci dispiace i mezzi di soccorso non possono intervenire, ci risulta inevaso il bollo auto nell'anno fiscale 2008." Le vostre proteste per non aver mai posseduto alcun veicolo motorizzato non sortiranno alcun effetto, lo stato non sbaglia mai.

Con questo provvedimento, da oggi, il ricatto e l'estorsione entrano di rito quali strumenti in uso alla classe politica per risanare le disastrate casse statali. Perché mai aggredire sprechi e privilegi, di cui la Rai è l'incontrastata reginetta, con tutti i problemi di natura costituzionale, legislativa e sindacale che ne conseguono, quando si può raschiare il fondo del barile delle stremate famiglie italiane? Ma non è finita. Come sempre in questo paese le cose sono sempre più complicate di quel che sembrano. Infatti da fonti interne del ministero dell'economia pare che sia allo studio una sorta di scappatoia. L'utente avrebbe la possibilità di non pagare il canone dichiarando, sotto la sua responsabilità, di non usare nessuno di questi cinque apparecchi elettronici: televisore, pc, laptop, tablet e smartphone. Dal primo gennaio i 22 milioni di italiani i che possiedono un apparecchio Tv faranno tutti la stessa domanda. Mi scusi, dove devo firmare?