La mafia a Roma. Hanno scoperto che esiste il malaffare anche lì. L'Italia ormai è preda di uno shock intellettuale. L'ultima volta era successo quando Sky ha imposto l'anticipo di mezzogiorno in serie A, il salto è notevole. Prima Roberto Saviano dice che esiste la mafia a Milano, e tirano fuori anche la storia degli appalti dell'Expo. Poi addirittura viene fuori che c'è anche nella capitale. Il prossimo passo sarà scoprire che esiste anche in Liguria (già fatto: il comune di Bordighera è stato sciolto per mafia) e poi sarà tutto finito. Come faremo?
Temo che i cittadini romani debbano farsene una ragione: oltre a tutti gli esaltati d'Italia, le manifestazioni di chiunque abbia qualcosa da manifestare, gli antigovernativi, i black bloc e le fermate della metro allagate, d'ora in avanti si dovranno anche beccare Salvini che sostiene contemporaneamente che "Roma ha bisogno come non mai di un sindaco leghista" e "Farei cambio domani tra Renzi e Putin". Putin è sospettato di aver fatto uccidere gente avvelenandola col polonio e di aver invaso in maniera del tutto arbitraria un'altra nazione. È stato oggetto di sanzioni da parte della comunità internazionale. Corrisponde forse alla già abusata descrizione di "Più grande statista del novecento?"
Soprattutto, dove sono i media?
Perché nell'edizione serale del TG1 di qualche giorno fa devo riconoscere io il ministro Poletti mentre apparecchio la tavola e nessuno si cura di dire, facendo vedere la foto, che c'è anche un esponente del Governo in mezzo alla cricca? Possibile che nessuno si chiedesse chi erano quei signori? Che ci fosse in mezzo anche un portavoce di Carminati, un ex componente della banda della Magliana (mafia a Roma, già, ci avevano fatto anche una serie TV, dovevamo saperlo) e che Marino ignorasse chi fosse Buzzi, il portavoce in questione, l'uomo con il quale parlava in campagna elettorale?
Probabilmente sono tutti casi fortuiti. Del resto, a voi non succede mai di parlare in campagna elettorale con gente che vi finanzia della quale non sapete granché?
Se così non fosse, ne verrebbe fuori un'italietta - minuscolo - gattopardiana. Di ex-PDL che folgorati sulla via di Montecitorio diventerebbero PD per cavalcare l'onda renziana.
Di gente che prometterebbe il cambiamento ma di fatto non avrebbe idea di cosa sia una periferia, di dove finisca il raccordo e comincino i quartieri dove spaccio e prostituzione continuano ad essere problemi insoluti da anni ed anni. Posti dove la gente si ruba a vicenda le stanze delle case, e tutto questo a soli dieci o quindici chilometri dal centro del potere italiano, che però forse sarebbe troppo impegnato a stupirsi del fatto che a Roma ci sia la mafia. Sarebbe davvero terribile. Meno male che non è così!