Si parla spesso di democrazia e poi vengono applicate riforme a piacimento del Governo, sentiamo parlare di libertà di pensiero, ma in realtà si rischiano querele e diffamazioni. Insomma si ha come l'impressione che la società in cui viviamo tenda a voler manipolare il nostro pensiero, facendolo passare come frutto di una nostra scelta, ma di fatto non è così. La conferma di questo pensiero viene suggerita da quanto sta accadendo silenziosamente nelle nostre scuole, come ad esempio l'affermazione dell'ideologia Gender fin dalle scuole materne, come per manipolare, indirettamente, le scelte degli uomini fin dall'età dello sviluppo, determinante per distruggere il vero concetto della famiglia.
L'ideologia Gender, cos'è?
Si tratta di un'ideologia che considera il sesso come un corredo genetico e biologico e il Genere (Gender) Maschio o Femmina può variare in base ad una propria costruzione culturale. Per tale motivo, esistono fino a 17 generi tra omosessuali, bisex, trans, lesbo etc. Già nei paesi nordici questo concetto è diffuso e in un asilo di Stoccolma gli alunni non si suddividono più in bambini e bambine ma in friends. Molti genitori, infatti, decidono addirittura di non rivelare al proprio figlio e ai parenti il sesso biologico, proprio per lasciare a lui la scelta di decidere il genere che vuole essere.
L'ideologia Gender anche in Italia
Il 31 Ottobre 2014 in Italia, il MIUR insieme al Dipartimento delle Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri ha inviato una circolare ad ogni dirigente scolastico al fine di mettere in atto iniziative volte a promuovere la cultura del rispetto e dell'inclusione onde prevenire e contrastare fenomeni di violenza dettati dalle differenze culturali, sociali, razziali e religiose; tutto ciò assolutamente corretto è giusto se non fosse che il programma stilato ha silenziosamente introdotto alcuni opuscoli distribuiti dalle associazioni omosessuali ove si spiega palesemente l'ideale Gender.
La parola alle Famiglie
Un'associazione pro-genitori "Comitato 26" ha manifestato il proprio No a queste iniziative che hanno più l'aria di dottrine. L'associazione ha infatti adottato una soluzione che prevede la compilazione di un apposito modulo da parte dei genitori da consegnare direttamente ai presidi delle scuole.
Si tratta di un modulo volto a far rispettare l'articolo 30 della Costituzione e il 26 della Dichiarazione Universale dei diritti umani e che consentirebbe ai genitori di poter notificare un eventuale esonero dei propri figli da lezioni riguardanti la filosofia Gender. Ci si augura tuttavia che possa essere fermata questa diffusione: è vero che bisogna combattere l'omofobia e tante altre forme di violenza ma bisogna anche rispettare i valori della vita e della famiglia, in cui crediamo. Questo modo di agire non rispecchia affatto i valori di libertà di un individuo, ma fa emergere una forma di dittatura volta a manipolare i bambini e l'intera umanità.