I dizionari definiscono l'omofobia come la paura e l'avversione nei confronti di persone omosessuali, bisessuali e transessuali basata sul pregiudizio. Sarebbe meglio scrivere "basata sulla stupidità umana che ha questa tendenza incondizionata di etichettare le persone".


A Torino nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 Marzo un ragazzo 21enne è stato aggredito sul bus non solo verbalmente ma anche fisicamente da un gruppo di ragazzi. Il movente? L'essere gay. A denunciare questo agghiacciante evento è il Gay Center, contattato dal ragazzo attraverso il Gay Help Line, una linea verde antiomofobia (numero verde 800.713.713). Il ragazzo al telefono ha confessato di quanto sia difficile essere gay in Italia, dove i politici al comando pensano che l'omofobia sia soltanto un modo attraverso cui queste persone mettono in mostra se stesse per apparire come una categoria da tutelare. L'omofobia esiste e i segni sul viso sfigurato di questo ragazzo ne sono la prova tangibile. 
A cosa può portare questo fatto di cronaca? Le persone avranno paura di prendere l'autobus per non rischiare di essere percossi e insultati. Si spera abbia un riscontro positivo nella sensibilità comune per smuovere questa situazione ed educare le nuove generazioni al confronto e al rispetto. Bisogna lottare ed eliminare tutte le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale, sulla provenienza etnica, sulla disabilità e sull'età perché sono segni di un degrado e di una limitazione mentale che possono solo generare vicende vergognose come questa che è accaduta al povero Stefano. Oltre all'accettazione dell'omosessualità, che può essere condivisa o non condivisa, il rispetto è alla base della convivenza in una società. L'uomo nasce libero di poter decidere sulla sua vita, suoi propri progetti, sulle proprie ambizioni e su ciò che possa renderlo felice. Questo vuol dire che nessuno dovrebbe punirlo solo perché cerca di essere felice in un mondo che non lo comprende. Let's scream together against Homophobia!