Basta solo leggere la bozza del Ddl sulla Scuola per capire perché i docenti precari manifestano contro la 'Buona Scuola'. Chi ha avuto modo di seguire le vicende della questione istruzione scolastica ha saggiato quanto il governo abbia mostrato fin qui di ignorare completamente i diritti di almeno 150.000 docenti precari disseminati per le varie graduatorie, impedendo loro l'accesso alle graduatorie ad esaurimento che per anni, fino al 2007, hanno costituito la premessa per entrare in ruolo. Si moltiplicano le iniziative in rete con l'intento di riunire tutti quanti in unica grande azione di rivendicazione dei diritti calpestati dalla Buona Scuola.

Fra tutte segnaliamo quella del Manifesto Nazionale Docenti Precari, un gruppo Facebook nel quale stanno confluendo numerose sottoscrizioni ad una lettera aperta indirizzata a tutti: parti sociali, giuridiche, politiche, istituzionali dello Stato e a tutti gli organi di informazione nazionale.

Adesioni aperte

Anche chi è già in ruolo comincia ad avere qualche preoccupazione per le norme inserite a proposito della mobilità territoriale. Col nuovo disegno di legge c'è il rischio di perdere la titolarità del posto. Per questa ragione, anche loro hanno aderito a questa nuova iniziativa lanciata in rete con la creazione dell'apposito gruppo nominato Manifesto Nazionale Docenti Precari nel quale la promotrice, Prof.ssa Marta Mongelli, sarà lieta di accogliere chiunque voglia condividerne i contenuti e gli scopi.

Il totale degli aderenti ha superato quota 1000 iscritti fino ad oggi ed è in costante crescita, giorno per giorno. Da notare che nessuno è al sicuro con il Ddl scuola del governo Renzi. Infatti anche tantissimi docenti delle Gae si sono aggiunti al gruppo in questione per reclamare il rispetto degli accordi costituzionali!

Gli scopi

Nel deprecare l'antidemocraticità di una riforma che lo stesso ex giudice Imposimato ha definito incostituzionale, pregando Mattarella di verificarne l'effettiva capacità di adeguamento al dettato costituzionale, si punta il dito contro le divisioni assurde prodotte in oltre 20 anni di scuola. In questo periodo sono stati oggetto di un sistema in cui l'elevata formazione è stata confinata in una sorta di "liste di raccolta punti" denominate graduatorie, la cui varietà è in vero molto bizzarra:I fascia, II fascia, III fascia, graduatorie d'istituto, GAE - ex graduatorie permanenti -, GM… A seguire sono stati avviati diversi sistemi di accesso alle abilitazioni: SSIS, TFA, PAS, SFP… Ognuna aveva criteri di valutazione diversi, finendo con l'aggravare la disparità all'interno della categoria del personale docente con la produzione di conflitti intestini fra pari assolutamente deleteri.

E siccome sono tutti uguali, questa iniziativa dovrà avere lo scopo di riunire tutti in una unica grande categoria compatta allo scopo di ottenere quanto deciso dall'Europa. Ruolo per tutti gli abilitati, senza se, senza ma e senza ulteriori scuse!