E la macchina Expo Milano 2015 finalmente partì, nonostante gli articoli di giornale, i lavori definiti "all'italiana", i tentativi di sabotaggio e il caos azionato da dementi figli di papà in Milano città. Anch'io faccio parte della macchina Expo 2015, all'interno della quale lavoro come guardiano, anche se sarebbe più corretto dire "addetto alla sorveglianza non armata" oppure "security agli accessi", giusto per rendere meglio l'idea. Opero in due postazioni, al momento: davanti all'ingresso degli uffici Expo all'Expo Center col compito di consentire il solo accesso al personale autorizzato, e all'ingresso dell'ufficio accrediti con il compito di gestire il flusso di persone richiedenti accrediti stampa.

In teoria dovrebbe essere così.



Prima di raccontarvi le note dolenti, voglio iniziare dalle note positive. I visitatori sono davvero tanti, con il grandissimo afflusso di visitatori nella giornata di apertura ce ha raggiunto quota 220 mila.

Nonostante le voci di padiglioni non pronti e di ruspe presenti, la vera grande risposta è stata data dal pubblico presente e visitante i vari padiglioni, con commenti, raccontati a me direttamente, che hanno lasciato un segno veramente positivo in loro. C'è chi è stato affascinato dal padiglione Israele, chi da quello del Kazakistan, chi è giunto un po' bagnato dopo la visita a quello brasiliano. Io, approfittando del grande anticipo con cui ero arrivato prima del mio turno di lavoro, mi sono fatto immortalare davanti a quello del Vietnam.





Parliamo delle note dolenti. Partiamo da un presupposto: ogni macchina, per funzionare a dovere, ha bisogno di rodaggio, ed è ciò che sta avvenendo in questi primi giorni. Però i problemi vi sono e riguardano due cose in modo particolare: gli accrediti e le segnaletiche per le informazioni. Il primo maggio ho operato dalle 9 alle 21 all'ingresso del centro accrediti e vi posso raccontare che regna la confusione.

Le segnaletiche informative all'interno del mezzanino non sono chiare e non aiutano i turisti, che hanno trovato nel sottoscritto, nel personale di Trenord e nelle forze dell'ordine degli Infopoint umani.

Il famoso "infopoint" è indicato come centro assistenza, il Centro Accrediti Stampa solo come Centro Accrediti, ed essendo troppo generico tante persone vengono mandate da noi per cose che con gli accrediti media non c'entrano, altri ancora pensano che siamo una biglietteria nonostante le frecce diano giuste indicazioni, personale infopoint impreparato per mancanza di formazione.

Dulcis in fundo, errori negli accreditamenti, smagnetizzazione degli stessi, lavoratori bloccati ai tornelli e così via.

Un caos che, si spera, prima o poi terminerà. Vi aggiornerò con le prossime novità.



Buon Expo Milano 2015 a tutti.