Le previsioni in merito al futuro della Calabria non sono rosee e appaiono col passare del tempo sempre più grigie. L'unico a pensare che ci possa essere un miglioramento nel breve termine è il governatore Mario Oliverio, il quale, mosso più dall'incoscienza che dalla razionalità, esprime sovente tutto il suo ottimismo, confidando (a suo dire) nelle sue strategie politiche. Per molti calabresi, Mario Oliverio somiglia a Matteo Renzi, poichè anche lui sostiene che le sue scelte in materia di politica economica siano vincenti e porteranno l'Italia fuori dalla crisi.
Aumentano i poveri in Calabria
La Calabria, fanalino di coda delle regioni italiane, è l'esempio tangibile di come stanno andando veramente le cose. Notoriamente la Calabria non ha mai riflesso di luce propria, è sempre stata la Cenerentola delle regioni italiane ma non aveva mai raggiunto livelli di povertà così alti come quelli attuali. Le condizioni attuali di vita dei calabresi sono particolarmente preoccupanti e non soltanto per il pessimo dato del Pil regionale, ma soprattutto per l'alto tasso di disoccupazione.
L'andamento economico nazionale reale si discosta molto dalle previsioni statistiche
I fatti reali dimostrano l'esatto contrario di quello che il Governo vuole fare intendere, spesso con l'ausilio degli indici di ripresa a dir poco risibili, in quanto l'analisi è sviluppata in rapporto ai dati negativi di un determinato periodo precedente e di conseguenza, ogni minima variazione in positivo, corrisponde a un aumento percentuale apparentemente alto, pur rimanendo il valore all'interno dello zero.
Stando al c.d. indicatore composito anticipatore dell'economia che si basa sull'andamento del Pil, si sono già registrati nel primo trimestre del 2015 dei miglioramenti e dopo l'ultima recente analisi, è prevista nell'arco dell'anno una modesta ripresa. Stando sempre alle percentuali pubblicate dai vari Istituti di ricerca economica e sociale, nei primi mesi del 2015 c'è stata una ripresa del Pil che oscilla tra lo 0,2% e lo 0,8%, mentre per il futuro (dichiarano gli analisti) potremmo (ovviamente il condizionale è d'obbligo) assistere a un'ulteriore ripresa.
Di analisi economiche, ipotesi, previsioni e supposizioni, sono colme tutte le pagine dei giornali e il web, mentre lo scenario reale è quello che è, cioè, quello che l'altra parte della politica e la maggioranza dei cittadini continuano a sostenere e soprattutto a soffrire.
La Calabria è la regione più povera d'Italia
La crisi ha colpito duramente tutti i settori (anche le banche) e tutte le regioni, tra le quali il primato negativo tocca alla Calabria che con molta probabilità sarà la prima regione italiana a soccombere.
Contrariamente alle previsioni ottimistiche del Presidente del Consiglio Renzi e del governatore della Calabria Mario Oliverio, appartenenti entrambi al PD, gli effetti della crisi si possono dimostrare senza nessun ausilio analitico. Le condizioni di vita degli Italiani peggiorano a vista. Gli stipendi si riducono a causa delle addizionali locali; le Imprese continuano a chiudere; la disoccupazione non diminuisce, mentre la criminalità aumenta. Come se non bastasse il critico momento di recessione economica dovuta ai noti fattori di crisi, a dare il colpo di grazia all'economia Italiana ci pensano le migliaia di immigrati clandestini che, ironia della sorte, prediligono per lo sbarco la Calabria. Visto come stanno andando le cose, con molta probabilità la fine dell'Italia inizierà proprio dalla Calabria.