È di ieri il nuovo video messaggio di Renzi e questa volta si rivolge agli insegnanti. L'obiettivo, annuncia, è spiegare in pochi punti la riforma della Buona Scuola che dovrebbe a suo dire riportare la scuola al centro. Indossando la sua classica camicia bianca, un po' dolcevita di Jobs e un po' coperta di Linus, il Premier prova a convincerli a non protestare.

L'allievo supera il maestro

Il Matteo nazionale rispolvera quindi la strategia mediatica tanto cara a Silvio Berlusconi e già utilizzata per la televendita delle auto-blu e delle sue riforme.

Questa volta anche la scenografia è curata nei minimi particolari: Renzi è davanti ad una lavagna in quella che può ricordare una biblioteca e con i gessetti traccia le linee della grande rivoluzione scolastica che ci aspetta. È in grande spolvero, l'energia giusta per la campagna elettorale di questi giorni, e le maniche arrotolate lo rendono tanto uomo del fare: uomo vicino ai cittadini.



Un maestrino tra gli insegnanti

Tuttavia la sensazione che trasmette è quella di un uomo di governo fuori posto. Dimostra di non conoscere i cittadini che è chiamato a governare e con presunzione pensa di poter dar loro la giusta informazione. D'altronde Renzi non conosce davvero i suoi elettori, non sa chi siano e infatti non è mai stato votato per il ruolo che ricopre, non si è mai confrontato con loro e continua a farlo.

Gli insegnanti sono in piazza, non davanti al televisore, e la scuola che vorrebbero è fatta di un'innovazione che non si rispecchia in quella vecchia lavagna. Sarebbe stato più opportuno ambientare il suo video messaggio in un palazzo anzitutto sicuro, con una lavagna multimediale. La scuola moderna è tecnologia, è internet, è confronto con il mondo del lavoro, non è una minestra riscaldata.

Il segretario del Pd, nominato Premier da Napolitano, continua ad evitare il confronto e bene farebbero le opposizioni (plurale maiestatis) a sfidarlo su questo tema. Magari questa volta invertendo i ruoli.

Da maestro diventi allievo e si faccia interrogare e nel caso vada dietro la lavagna in punizione insieme alla sua cultura "umanista".