Succede in provincia di Como, per la precisione a Cermenate. Un giovane si trova fermo in auto per fare una breve telefonata e, per il troppo caldo, lascia accesa l'aria condizionata. La polizia Locale avendo visto il giovane in sosta con motore acceso e con finestrini chiusi per l'aria condizionata, decide di redigere una multa contestandogli l'articolo 157 comma 7 bis del codice della strada.
Il conto però è salatissimo, la somma da pagare per il giovane di Cavallasca (Como) è di 218,00 euro.
Le motivazioni - Il giovane, per quanto possa sembrare ingiusto, è stato multato giustamente. In realtà la polizia locale ha contestato solo quanto previsto dall'articolo 157 comma 7 bis del codice della strada che cita: "È fatto divieto di tenere il motore acceso durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l'impianto di condizionamento d'aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 216 a euro 432"(Aci).
Il giovane si ribella - Il giovane multato però, non ci sta, non crede che quanto accaduto sia giusto considerando il forte caldo degli ultimi periodi.
Decide di ribellarsi, il giovane venticinquenne scrive al Prefetto e all'amministrazione comunale, spiega le motivazioni del suo gesto attraverso una lettera, contestando l'accaduto. Le motivazioni dell'uomo però vanno oltre il caldo torrido, infatti nella lettera scritta al Prefetto, spiega che quanto accaduto è stato fatto per tutela personale. Sembrerebbe infatti, che la zona sia molto frequentata da prostitute e che ci sia un alto rischio di rapine e furti, è per questo che ha deciso di chiudere porte e finestrini dell'auto ferma ed effettuare la chiamata al cellulare.
La contestazione dura a lungo e il ragazzo multato ha tenuto a precisare, attraverso la lettera inviata alle autorità, che l'operato della polizia locale, per quanto previsto dalla legge, ha dell'ingiusto, in considerazione della serie di problematiche di quella zona, tra cui la prostituzione ed i soggetti poco raccomandabili, i tre operatori di sicurezza hanno preferito contestare la contravvenzione per l'aria condizionata al posto di verificare i fatti più gravi che accadono nei paraggi."