Alla fine, pressato prima da Mafia Capitale, poi da gaffe mediatiche con il Papa e altre "civili" per spese inadeguate, il sindaco Marino si è dimesso, praticamente cacciato dallo stesso Renzi. Si aprono scenari di vuoto istituzionale con l'immagine dell'Italia certamente a pezzi, alla vigilia del Giubileo.

Dimissioni tardive

Marino se ne va minacciando vendette potenzialmente devastanti per l'intero PD. L'ha dichiarato alla stampa in queste ore. Spiega la fine anticipata del suo mandato in quanto con la sua gestione Mafia Capitale è emersa in tutta la sua gravità, lui quindi il principale promotore del risanamento di Roma.

Implicitamente l'accusa a Renzi è micidiale, il premier avrebbe trovato pretesti, fin dal quasi commissariamento virtuale con la nomina di Gabrielli per gestire il Giubileo imminente (dal dicembre 2015), per in certo modo raffreddare gli scandali emersi. Se è vero che Marino mai gradito a Renzi, non è un renziano, ci pare però tutta una guerra interna al PD che svela semplicemente certa miseria della politica italiana contemporanea. In ogni caso, con il Giubileo alle porte, Renzi doveva cacciare Marino già diversi mesi fa per presentare Roma (e l'Italia) al mondo ben diversamente, con un Sindaco nuovo operativo.

Fallimento del governo Renzi

Nonostante certe stime molto discutibili di supposta ripresa economica, l'Italia del Premier Renzi a noi pare in caduta libera.

Il Giubileo con Roma senza un sindaco effettivo, è la chicca di molte dinamiche, dell'attuale governo a guida PD, che confermano tale analisi critica. Dalla disoccupazione alla scuola, alla riformulazione del senato, alla Google Tax, alle pensioni, alla cultura, al "genderismo", alla politica estera, alla questione multietnica e la sicurezza, all'informazione bollata a senso unico, la tensione in Italia è alta, le contestazioni costanti, lo Stil Novo proclamato di Renzi un flop, con lo stesso copione.

Le montagne annunciate alla fine producono topolini.

Una provocazione

Ci permettiamo un paradosso, una chiara provocazione. Gli italiani sono stressati e molto delusi. Roma mediaticamente ormai appare non solo come Mafia Capitale ma proprio come una ex città santa prigioniera della Politica, i politici stessi oggi, lo dicono anche i sondaggi, ai minimi termini come credibilità e in generale, sinistra o destra che sia: Roma è simbolo e malattia dell'Italia intera in semi-default. E' fantapolitica, ma forse sarebbe meglio restituire Roma al fu Stato Pontificio, all'attuale Città del Vaticano e al Papa!