Le stelle, a quanto pare, ci interessano di più l'ultimo dell'anno invece che la notte di San Lorenzo. Forse a causa della crisi che non ci lascia intravedere un barlume di luce, nonostante le ottimistiche previsioni degli esperti. Anche per questo 2016, dunque, chi più chi meno ha consultato oroscopi, guardato trasmissioni, letto di tutto e di più sull'argomento per cercare di capire cosa gli riserva l'anno appena incominciato. Sarà anche irrazionale e puerile, ma la convinzione che stelle e pianeti possano rivelare il futuro appartiene a tantissime persone: secondo le statistiche, infatti, almeno un italiano su due ci crede, indipendentemente dalla loro posizione sociale e il grado di cultura.

All'inizio dell'anno tutti a guardare l'oroscopo in TV

Anche il 1° gennaio del nuovo anno il rito si è ripetuto, forse con rinnovata intensità:dunque, perché gli oroscopi ci piacciono così tanto? Cosa cerchiamo? Gli esperti dicono che si tratta di insicurezza, un tentativo forse un po' ingenuo di 'riconoscere' per poi cogliere le eventuali occasioni, sperando in un cambiamento positivo. L'Astrologia, nonostante venga giudicata spesso poco più che un gioco, in realtà è un’arte divinatoria antichissima,nata millenni fa in Mesopotamia. Milioni di persone ci credono però ancora oggi, affidando alle pseudo-capacità profetiche di astrologi (seri e meno seri) le loro decisioni: che sia per lavoro, per conoscere le affinità con un eventuale partner, o per sapere se a breve ci sarà una nascita o un matrimonio, aiuta, sprona, conforta, infonde fiducia in se stessi.

Più o meno come andare dallo psicologo, ma a costi molto più contenuti. Insomma, per farla breve, cerchiamo nelle stelle risposte a quei quesiti che non hanno spiegazioni razionali o scientifiche.

L’essere umano ha un cervello emotivo e uno razionale

L’emisfero cerebrale sinistro governa la nostra dimensione decisionale e logica - spiegano gli esperti - quello di destra invece dà spazio ai ricordi, ai sogni, ai desideri e alle emozioni: entrambi fanno sì che, indipendentemente dall'istruzione, tutti si possano lasciare condurre da una parte o dall’altra.

Leggere gli oroscopi è per il consultante un modo per evadere dalla realtà e rifugiarsi nei sogni, in cui spera prima o poi di vedere realizzate le sue aspettative. Dunque, le stelle diventano uno 'strumento' affidabile e preciso, inconsciamente, in cui cercare tranquillità attraverso il controllo dell’imprevedibile; un' occasione per sperare in un cambiamento, soprattutto in periodi di crisi come quello attuale, o alla fine di un anno difficile e faticoso.

Dunque sono questi i giorni in cui, prima di spingerci 'oltre' con le aspettative, ci chiediamo se è il caso di affidarci completamente alle nostre forze, per questo 2016, pienamente responsabili di ogni azione, oppure scegliendo anche di dare una sbirciatina agli astri. Scelte che sono condizionate spesso dalle circostanze, dagli stati d'animo e dagli eventi che fanno propendere, dipende dal caso, un po’ per la parte razionale e un po' per quella emotiva. E chi di noi, almeno una volta, non ha mai cercato rassicurazione e conforto nell'oroscopo?

Ecco come gli oroscopi sono arrivati fino a noi

Nel terzo secolo a.C, dalla Mesopotamia l’arte divinatoria giunse in gran parte del Mediterraneo, dove i greci iniziarono a predire gli eventi e il destino di ogni individuo regolandosi in base alle posizioni dei pianeti.

Furono loro a creare i primi rudimentali oroscopi, passando poi per Nostradamus, il più famoso indovino e astrologo della storia che pubblico' le sue profezie e teorie nel 1555. Oggi l'astrologia si è diffusa fino al punto da poter conoscere, attraverso una 'mappa astrale' come possono influenzare il carattere, le inclinazioni e il percorso di una persona fin dalla nascita, la posizione di stelle e determinati pianeti. Una semplice moda? Forse molto di più quella di consultare gli astri, lo zodiaco e... perfino i tarocchi, altro argomento interessante.