Mario Adinolfi, candidato sindaco di Roma per il PDF, Partito della famiglia, ha rilasciato una breve intervista ad intelligonews, commentando i recenti fatti avvenuti in Pakistan e Belgio, arrivando a toccare la questione del centrodestra nella capitale.
Cattolici sotto assedio
Per Adinolfi il mondo cattolico è sotto assedio e i media non danno risalto alle violenze subite dagli stessi religiosi in giro per il mondo. "C'è una sorta di violenza consentita, è come se per i media, l'assalto ai cristiani nel mondo fosse un territorio franco. Il cattolicesimo è vittima di un doppio attacco: quello dell'Isis da un lato, per arrivare in Nigeria, dove bambine sono state fatte esplodere davanti a chiese cattoliche".
Secondo Adinolfi, quindi, i media metterebbero a tacere le violenze subite dai cristiano in giro per il mondo. Forse il buon Mario ha spento televisione, radio e computer dopo l'attentato in Pakistan, a Lahore, in cui hanno perso la vita almeno 70 persone. Adinolfi non si è reso conto dell'importanza mediatica assunta dall'avvenimento? Ignora sicuramente che, tra quei 70 morti, molti fossero musulmani.
Adinolfi prosegue denunciando un "forte sentimento e pregiudizio anti-cattolico e anti-cristiano che prevale su tutto".
Lapsus sull'esercito di resistenza del Signore
Mario Adinolfi non ha ricordato se nel sentimento anti-cattolico rientri anche l'esercito di resistenza del Signore. Questo gruppo ribelle, attivo dal 1987, di matrice cristiana, opera in Uganda, sud-Sudan, Repubblica del Congo e Repubblica Centrafricana.
Guidato da Joseph Kony, che si proclama portavoce di Dio e medium dell spirito santo, il movimento si compone di una sincrasia di misticismo tradizionale africano e fondamentalismo cristiano. L'esercito di resistenza del Signore è segnalato dal Dipartimento di Stato degli Usa come un'organizzazione terroristica. Guarda un po', come l'Isis!Ricapitolando brevemente le gesta dell'esercito:
- gennaio 1997, attacco in Uganda del nord, 400 morti e 100000 sfollati;
- maggio 2002, attacco in Equatoria orientale in Sudan, 450 morti;
- Natale 2008, massacrate 500 persone in Congo, con 120 bambini rapiti.
Nel 2014 la notizia tremenda del rapimento di oltre 400 bambine.
Fonti del Dipartimento Usa ritengono che metà dell'esercito di questa organizzazione sia composto da minorenni. Migliaia di morti negli ultimi 4 anni sono stati vittime dell'esercito di resistenza del Signore. Non una parola è stata spesa dai media in favore, memoria o ricordo di queste vittime. Completamente ignorate, come ignorato è l'esercito del Signore.
Perchè? Perchè lo sentiamo lontano da noi, da noi Europei, imbevuti di eurocentrismo fino al midollo. Consapevoli che la nostra democrazia sia esportabile e tale debba essere, anche con la forza. Il Pakistan è lontano, perchè illuminare la Tour Eiffel con i colori della sua bandiera?
Riprendiamo Marx
Il vero problema sta nella volontà di offrire all'opinione pubblica la religione come causa scatenante delle guerre, con conseguenti polemiche su immigrazione, integrazione e tolleranza. La religione è il fattore mediaticamente più importante, ma dietro ad essa si celano le effettive cause di guerra economicamente preponderanti, quali il traffico di armi, il petrolio, il colonialismo ed imperialismo mai realmente cessati.
La religione è un velo mistificatore, distoglie la nostra attenzione dai reali problemi. Sarebbe utile al mondo riprendere in mano Marx. Nella critica alla religione, Karl Marx la descrive come "l'oppio dei popoli". L'uomo, che è Stato, che è società, produce la religione, non il contrario. Dice Marx :" Eliminare la religione in quanto illusoria felicità del popolo, vuol dire esigere la felicità reale". Dovremmo trovare il coraggio di (ri)scoprire l'insegnamento marxista, operando una critica all'uomo in quanto uomo, slegato da vincoli religiosi. Ma sarebbe troppo riconoscere le proprie responsabilità per le migliaia di morti attribuendole all'essere umano, e non al nome di dio, qualunque esso sia.