Mercoledì 16 marzo 2016 al triplice fischio finale per la sofferta vittoria da parte dei tedeschi contro i Campioni d'Italia avranno esultato in molti, ma c'è una parte della nostra nazione che piange e quel 'tifo contro' rappresenta da sempre il secondo sport nazionale. Forse non erano tutti a conoscenza del fatto che in caso dell'eliminazione da parte dei finalisti della passata Champions League sarebbero stati tutti male: napoletani, romanisti, interisti e milanisti.

La matematica ci condanna, niente quarta squadra nelle prossime due stagioni

Tra poche ore ci sarà il sorteggio di Champions League, fino al novantesimo c'era anche la squadra di Massimiliano Allegri, ma la legge del calcio ha remato contro gli undici leoni scesi in campo, in terra tedesca dove stava per compiersi un miracolo calcistico.

C'è da dire, il Bayern Monaco è una squadra fortissima, metterla sotto di due reti davanti al proprio pubblico per novanta minuti è stato, per i tifosi bianconeri e la 'sana' Italia calcistica, un momento di goduria eterna, quasi fossimo ritornati a Berlino 2006, quel rigore di Fabio Grosso, l'esultanza di una nazione, solo in quell'occasione unita. L'amara sconfitta pesa, non solo nell'umore dell'intera fazione a strisce, ma per tutti, possiamo dire addio alla quarta squadra in Champions League, nemmeno la vittoria della Lazio contro lo Sparta Praga avrebbe risanato quel margine che rimarrà tale almeno per i prossimi due anni, se continuiamo di questo passo.

L'unica esultanza nella triste serata Italiana

La Juventus è fuori, la Lazio è fuori, l'Italia è fuori dall'Europa, non esulta nessun italiano, e menomale, ma uno spagnolo. Pepe Reina cosa combini? Difendere i pali di una squadra come il Napoli vuol dire difendere una città, difendere i colori, ma anche un posto in Champions League.

Probabilmente, la società partenopea forte del secondo posto non ha interessi nel tifare le squadre italiane in Europa, non ha interessi ad onorare l'Europa League, altrimenti non si spiega il turnover sia nella gara d'andata che in quella di ritorno, ma ci può stare. Non ci può stare l'esultanza del portiere spagnolo, soprattutto in virtù del declino delle italiane in Europa, ma da un lato è comprensibile, che ne sa lui, in fondo nel nostro Paese ci mangia, ed è lo stesso che ha lasciato il Napoli per approdare al Bayern Monaco, da sempre in Champions League, forse gli mancava tanto quella musichetta.

Ci può stare l'amicizia con Alcantara, ma esultare in quel modo dà fastidio e non può essere paragonato a Fernando Llorente, le sue erano congratulazioni a fine gara, nessuna esultanza da tifoso; caro Pepe se l'anno prossimo la tua cara squadra arriverà quarta in campionato, il popolo bianconero avrà un motivo per esultare al gol di Alcantara.