Le ultime notizie sull'acceso dibattito riguardante il part time agevolatovedono da un lato molti esponenti politici in dubbio sull'efficacia di tale misura, in primis il Presidente della Commissione Lavoro Damiano e Simonetti (Lega Nord), e dall'altro l'ira e lo sdegno dei lavoratori precoci che ritengono inutile tale misura lontana dalla flessibilità in uscita promessa dal Governo. I lavoratori precoci non intendono arrendersi e continuerannoa fare pressing nei confronti del Governo Renzi. Il 22 aprile saranno a Roma a manifestare per chiedere la Quota 41 senza se e senza ma, così come il 19 maggiosi uniranno alla manifestazione unitaria a Romaindetta daCgil, Cisl e Uil per chiedere la modifica della Riforma Fornero.

Sul tema tanto spinoso abbiamo dialogato con Franco Rizzo, amministratore del gruppo facebookPensioni lavoratori, precoci ed esodati. Eccovi le sue parole.

Basta interventi di emergenza, servono misure strutturali

"Servono interventi strutturali e non di emergenza, occorre rifarci una credibilità di manovra davanti all'Europa separando previdenza da assistenza in modo da rientrare a pieno titolo nei parametri di spesa europei. Cosi che vengano spazzati via i soliti discorsi della non sostenibilità delle varie quote 40/41/100. Inoltre risulta prioritario per noi un cambiamento che porti questo paese in mano ai giovani che hanno voglia con la loro forza e creatività di ricostruirla e questi giovani ci sono se gli diamo una possibilità.A questo proposito abbiamo cambiato il nome della nostra pagina operativa che è diventata "Giovani, pensioni, lavoro e dignità".

Dobbiamo dare lavoro ai giovani attraverso il ricambio generazionale, dobbiamo ristabilire all'interno delle famiglie italiane il giusto rapporto, cioè l'ultrasessantenne deve essere in pensione ed il giovane al lavoro e non il contrario che è diventato qualcosa di aberrante. Le possibilità d'invertire in questo meccanismo perverso ci sono, associazioni giovanili che abbiamo contattato convergono in questa direzione.

Orarimane solo la politica lenta a capire, ma inevitabilmente sarà costretta a farlo, mi auguro, non si può fare fallire miseramente una nazione, non giova a nessuno".

Siete concordio meno con il pensiero espresso da Franco Rizzo?