Ibra al Milan si, Ibra al Milan no, Ibra al Milan forse. Le notizie impazzano da mesi, da almeno due anni. Sarà che Galliani adora riprendere i giocatori venduti anni prima, sarà che a Milanello questo spirito da libro Cuore titaneggia sempre incontrastato. Sarà che Zlatan è un nome che affascina sempre, è un "cattivo" del pallone e i controeroi, di qualsiasi tipo, affascinano sempre.
Ibra al Milan: Quanto c'è di vero?
I rumors sono esplosi nuovamente in seguito alle dichiarazioni di Mino Raiola, amico e procuratore di Ibrahimovic, che avrebbe definito possibile un suo ritorno in rossonero.
Partiamo da un presupposto: possibile è un contro, credibile un altro. Zlatan e il Milan non si ricongiungeranno mai: troppo ambizioso il calciatore svedese, troppo allo sbando il club meneghino.
I rossoneri navigano in acque lerce, putride, a metà classifica, un insulto a pensare alla squadra di dieci anni fa. Perché mai il gigantesvedese dovrebbe sporcarsi le mani in un ambiente così incasinato, per quale motivo?
- Per i soldi? Ne prenderebbe vagonate in Cina o in America.
- Per sfida personale? Il sogno di Zlatan è vincere la Champions, non raggiungere i preliminari di Champions.
- Per amore? Ibra è un mercenario del pallone, questo sarebbe il suo ultimo pensiero.
Ibra al Milan è una bestemmia, un'invenzione per vendere giornali, è un ossimoro.
Fiumi di parole stampate su giornali tanto per fare notizia, per il gusto di scrivere. Il Milan non deve pensare a un vecchio campione sul viale del tramonto, non deve puntare alla Norma Desmond della situazione, per aprire una parentesi cinematografica, deve rinascere e ripartire.
Berlusconi, o i cinesi, o chi maiacquisterà questo surrogato di Diavolo, dovrà pensare a ripulire tutto, a fare piazza pulita, a ricominciare da zero.
Ibra al Milan è un colpo suggestivo e che può anche portare qualche risultato, ma nel concreto sarebbe un colpo senza futuro, senza programmazione.
Certi amori fanno dei giri...
Certi amori fanno dei giri immensi e poi ti ritornano, direbbe Galliani/Venditti, ma alcuni tifosi ne hanno abbastanza di un mercato fatto di parametri zero, di mezzi giocatori e di vecchietti che vengonoa prendere gli ultimi soldoni della carriera. Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano, certi dirigenti fanno cavolate assurde e non se ne vanno mai, direbbe qualche supporter rossonero.