Sempre più desolante e preoccupante la situazione in Italia. Infatti, secondo i dati di Confcommercio, dal 2007 al 2014 è raddoppiato il numero delle famiglie in gravi condizioni di povertà: in sette anni siamo passati dagli 823.365 a ben 1.469.617, per un aumento del +78,5%. Ma non solo:nel 2014 (rispetto a sette anni prima), con un aumento di circa il 130%, gli indigenti hanno superato i 4 milioni.Una volta pubblicati, la Codacons ha espresso preoccupazione e rammarico per questi dati che sono 'indegni di un paese civile, praticamente da terzo mondo'
La Codacons: 'dati indegni di un paese civile'
Secondo la Codaconsle famiglie italiane, tra il 2007 e il 2014, hanno dovuto diminuire gli acquisti in modo consistente.
Spesso pressati anche da Equitalia, hanno dovuto rinunciare perfino al necessario: 3.300 euro in meno a disposizione, per nucleo familiare, in circa 7 anni. Come si è giunti a queste cifre? E soprattutto, quandouna persona può definirsi veramente 'povera'? Secondo l’Eurostat,quando un soggetto non riesce più a mantenere la casa, non può pagare le bollette, non mangia carne ogni due giorni, non può affrontare una spesa improvvisa (per esempio il dentista, un guasto all'auto, una malattia) allora la povertà è conclamata.Sebbene altri paesi abbiano più abitanti, come la Germania e la Francia per esempio, in Italia i poveri sono molti di più e in costante aumento.
Incombenze scaricate sulle associazioni di volontariato
È ora che le istituzioni si diano da fare, invece di snocciolare dati che vorrebbero rassicurare gli italiani. Basta guardarsi attorno, fare un giretto nei supermercati, gettare lo sguardo nei carrelli sempre più vuoti di coppie, anziani e giovani, per capire qual è la triste realtà.
Invece di parlare soltanto, le istituzioni dovrebbero aiutare i piùdeboli,quelli che non hanno una casa, non riescono a mangiare e vivono per strada, costretti a ricorrere alle associazioni di volontariato che, per fortuna, non mancano: ma è giusto affidarli solo a esse? Scaricare il problema sul volontariato è troppo comodo: è ora che i politici facciano qualcosa di concreto, invece di blaterare, per la povertà sempre più dilagante nell'ormai 'ex' Belpaese.