In un contesto desolante fatto di tribune vuote e urla nel silenzio, dove lo sport di alto livello mira all'autodistruzione annegando tra calciomercato e gossip da spiaggia, uno spiraglio di ottimismo e positività ci arriva dal Basket Milanese delle mitiche Scarpette Rosse. Il Club milanese guidato dal gruppo Armani con Re Giorgio al timone, con una presenza costante e con un team di collaboratori guidato da Livio Proli manager di grandi successi extra sportivi ma che al di là delle polemiche con una piccola frangia ultras, è riuscito a riaccendere una passione per il basket che si era affievolita dopo i successi dell'era Peterson/Casalini/Bogoncelli.

È evidente che i successi sportivi hanno aiutato la crescita di consensi e di pubblico ma è altrettanto vero che il percorso che ha portato ai 9000 spettatori di media dello scorso anno non è stato sempre accompagnato dai risultati sul campo, anzi le delusioni e le sconfitte sono state tante, mettendo in crisi i sostenitori del teorema che successo equivale a stadio/palazzo pieno. OlimpiaMilano ha saputo riempire e riunire i propri tifosi ma anche semplici appassionati con eventi creati ad hoc (sfide con team Nba in preseason, partnership con affiliate e la splendida iniziativa "Io Tifo Positivo" che tanti piccoli fan ha contribuito ad avvicinare a questo splendido sport.

Il Marketing ha avuto il suo peso ed il suo grande merito, il fascino di Re Giorgio ha attirato anche chi con il basket poco aveva a che fare e ha fatto da traino ad un mondo che magari ha fatto un po' storcere il naso ai tifosi storici milanesi ma che hanno riacceso i riflettori su una realtà che aveva perso molto del suo appeal.

Se sarà un effetto a lunga durata questo è difficile prevederlo, certo è importante che insieme a Milano cresca anche tutto il movimento Basket che non brilla certo di iniziative positive perso nelle sue guerre intestine tra Fiba ed Eurolega che si contendono la gestione dei tornei europei dove chiaramente gli interessi economici in ballo sono altissimi ma lo scontro tra civiltà è vitale per la crescita del movimento.

Da una parte Fiba che difende la sovranità dei campionati nazionali mentre Eurolega punta decisamente ad un modello americano con un format modello NBA dell'Eurolega che nella prossima stagione prevede un torneo che andrà ad intralciare e complicare non poco gli impegni delle squadre impegnate.

Milano ha dovuto adeguare il proprio roster a questa nuova realtà che è la vedrà impegnata anche 4 volte alla settimana.

C'è attesa e curiosità intorno alle scarpette rosse che nel frattempo nonostante le piccole diatribe interne alla tifoseria punta a raggiungere superare la quota 4000 abbonamenti che sarebbe record storico per la società milanese. Quindi in attesa dell'inizio di questa appassionante stagione limitiamoci a fare i complimenti ed applaudire un team che ha lavorato alla grande non solo sul parquet, andando oltre le logiche e le consuetudini classiche italiane fidelizzando i propri tifosi (o clienti direbbero i maligni) attorno ad un progetto che se aiutasse Milano a tornare tra le 4 migliori d'Europa troverebbe la sua consacrazione definitiva.