È arrivato il fatidico momento dei fatti, non si accetteranno più passi falsi. Il club meneghino scenderà in campo per salvarsi la faccia, mentre la squadra di Allegri giocherà con l'intenzione di staccare un ulteriore pass per l'ennesimo scudetto. Il nuovo acquisto interista, Joao Mario, si è rivelato alquanto sicuro del buon esito del match: "vinciamo noi 2-0" ha affermato il portoghese, fresco di vittoria del campionato europeo. I tifosi nerazzurri saranno felici di sentire questa frase dal loro centrocampista, ma al tempo stesso sono consapevoli che sfidare la Juventus non è cosa da poco e che, se si vorrà ottenere qualcosa di buono, bisognerà sudare parecchio.

Il calore dei fan si è sempre fatto sentire, anche nei momenti più difficili: adesso, per i giocatori di De Boer, è giunta l'ora di ricambiare il favore, sfoderando contro gli attuali campioni d'Italia una prestazione di tutto rispetto. Le certezze rimangono Handanovic e Icardi-mai messi in discussione - ma che intorno al caos generale non riescono a rendere come potrebbero veramente. Passiamo poi ai vari Murillo, Miranda, Banega, Candreva, Perisic e Brozovic, calciatori sicuramente di ottimo talento, che devono imparare però a non essere condizionati dal risultato temporaneo del match.

Bocciati, in questo catastrofico inizio di stagione, i vari Ranocchia, Eder e Felipe Melo, che hanno fatto intravedere di non essere all'altezza nemmeno giovedì, in Europa League, contro i campioni d'Israele.

Molti tifosi vedono De Boer come una figura incolpevole, altri invece lo accusano di non saper schierare un undici titolare forte e determinato, seppur abbia in rosa talenti come Candreva e Joao Mario. Thohir, dopo la cessione a Suning, si pronuncia molto meno rispetto a quanto faceva prima: un brindisi qua e là con i nuovi investitori, anche se non è questo che i tifosi nerazzurri vogliono vedere in televisione. La reale condizione psicologica si saprà domani, così come il futuro di questa nuova Inter. Non si accettano ulteriori errori perché, una volta essiccato, il fiore non si potrà più riportare in vita.