Dopo la sconfitta in trasferta contro la Fiorentina, la Roma si dimostra confusa ed incapace di reagire. Al di là delle recriminazioni sul goal da annullare ed un rigore su Dzeko da fischiare, la squadra giallorossa dimostra tutti i suoi limiti e non per mancanza di volontà, ma per un errore di strategia compiuta dalla società, che non potendo contare sui capitali delle squadre al top, deve assolutamente puntare sui giovani anche e soprattutto provenienti dal proprio vivaio, così come accade all'estero.
Invece è abitudine italiana non farlo e decidere di dirottare le giovani promesse in club minori per farli crescere, ritardando il loro debutto in squadre di primo livello oltre i vent'anni, un'assurdità nei paesi esteri ed un errore per il movimento calcistico nostrano.
Bisogna ora vedere cosa accadrà già mercoledì contro il Crotone anche se di novità non credo ce ne saranno.
Il settore giovanile, bello e vincente, ma non per la squadra titolare
Nella Roma gli ultimi inserimenti provenienti dalla Primavera risalgono a Totti, De Rossi e Florenzi. Altri giocatori del vivaio sono state meteore dirottate in altri club per lo più della serie B. Un grande errore, se si tiene conto che la società capitolina vanta uno dei migliori settori giovanili al mondo e che la primavera ha vinto l'ultimo Scudetto. Ora vista l'impossibilità di investire economicamente, sarebbe naturale guardare a ciò che si ha in casa e puntare su questi giovani poco meno che ventenni, ma pronti a debuttare in prima squadra, che non potranno mai affermarsi e dimostrare le loro qualità se non si dà loro un'opportunità.
La società ha allontanato un gioiellino come Ponce, attaccante argentino, oltretutto con un debutto in prima squadra in patria, preferendogli Iturbe, che purtroppo già in precedenza aveva dimostrato di non essere all'altezza. Si è speso molto per acquistare giocatori che dimostrano evidenti limiti, invece di valorizzare Seck, Marchizza, Tumminello, tanto per fare dei nomi.
Quale il futuro di questa Roma?
È evidente a tutti che se la Roma punta su Totti, come molti opinionisti continuano ad auspicare e non sui giovani,il club capitolino è destinato a perdere e non per colpa del giocatore immenso che è il Capitano, ma purtroppo per una questione anagrafica che non depone a suo vantaggio. La società e l'allenatore devono fare innesti giovani anche dal vivaio, così come dare un'opportunità a Gerson, invece di pensare già di darlo inprestito altrove a gennaio.
Il giocatore brasiliano, definito di grande talento e prospettiva, ha bisogno solo di giocare con compagni già affermati per crescere e dimostrare che a 19 anni è già più che maturo per il campionato italiano di un grande club.