La Cantalupo scorge un'esplosione ad un centinaio di metri dalla sede della Duomo. Con prontezza prende la decisione più ovvia: manda a vedere cosa è successo tutti gli agenti in sede. Chi di noi non farebbe così, è normale, oppure no? Rimangono lei, Giano, e altri quattro gatti. De Silva entra indisturbato. Subitoci sono alcune esplosioni dentro l'edificio - quando e come sarebbero state piazzate le bombe? - e De Silva porta via il capo del clan dei Marchese. Sempre indisturbato. Nel frattempo, miracolosamente Vito ritrova l'uso delle gambe sollevando un mobile caduto su Rosalia: che nemmeno Hulk.

Ed altrettanto miracolosamente, la parete, piena zeppa di bombe che esplodono in serie, rimane intatta, compresi gli infissi. E' questa la sequenza centrale dell'intera puntata. Senza parole. Specialmente sulla figura della Cantalupo che è intollerabileanche nella sola recitazione. Cantalupo o canta-cane?

Hard soap

Come diceva Ugo Tognazzi alias conte Mascetti in "Amici miei" : "vogliamo darla una bella pennellata di sesso?". Gli autori debbono averla pensata così e ci danno dentro a più riprese ed in modo gratuito, nel senso che le scene non hanno nessun valore nel racconto, non hanno alcuna finalità se non quella di suscitare nel modo più scontato l'attenzione del pubblico.Tanto vale trasmetterele commedie sexy all'italiana degli '70 e '80, con Lino Banfi, Bombolo e Stefania Cassini.

Ovviamente qui il protagonista è sempre lui, Carlo Nigro "San Giorgio" che corre a salvare la principessa dalle grinfie del drago Reitani. Tuttavia, la solita Rachele Ragnonon manca di fornire il suo contributo con una scena di sesso cruento quanto "rocambolesco" perfino per il più immaginifico kamasutra.

Intuizioni da megacervelli

Naturalmente, la trama procede in modo che più stentato, banale, stiracchiato e approssimativo non si potrebbe. In sostanza non succede niente. I dialoghi sono sempre più scarni di contenuto. I nessi investigativi non esistono più, sono stati superati da una sceneggiatura presa dai cartoni animati di Lupen III oppure delle Wings, visto che tutti intuiscono ogni cosa con una facilità impressionante, finendo col convergere nello stesso posto e nello stesso momento, cominciando a sparacchiare "all'ammuzzo", dove capita, con le solite pistole da cinquemila proiettili ciascuna, in campo aperto, senza mettersi al riparo, con le automobili che rimangono intonse come se fossero appena uscite dal lavaggio: forsecosì prevedonoi patti di product placement, la pubblicità indiretta di prodotti - in questo caso l'azienda è la ex Fiat ora FCA.

La figura del questore è stata trasformata in quella delcapo-comico di una compagnia teatrale. Tutta la Fiction non è altro che una mal riuscita commedia dell'arte, con gli attori che recitano a soggetto interpretando ciascunouna maschera originale quanto improbabile. No, no: è meglio definirla un cartoon, ci guadagna in dignità.

L'inevitabile spostamento al venerdì

D'altra parte, con un pasticcio del genere, come si poteva reggere la concorrenza di "Un medico in famiglia", sitcom costruita secondo canoni datati ma pertinenti? Infatti non si può. E la "gloriosa decaduta" Squadra Antimafia, rinnovata nel cast e nella sceneggiatura, diventata inguardabile, scivola al venerdì. Ma di questo passo, scivolerà al sabato pomeriggio.

Può essere candidata apeggiore fiction della stagione.Si finiràcol rivalutare "Il segreto". Incredibile.

Meglio la pubblicità

Ultima annotazione. Su un aspetto extradiegetico: la pubblicità. Può esseretutto in regola con le norme, ma le interruzioni pubblicitarie sono collocate in modo tale e con tale frequenza da far destare qualche sospetto. Di certo, la loro programmazione si deve ad un sadico: che siano stati gli stessi sceneggiatori ed il regista a volerle esattamente così, magari per confondere gli spettatori? In qualche momento, gli spot sembrano meglio della fiction. Sembrano?