Un tir percorre indisturbato un viale pedonale nel quale si sta svolgendo un evento, e travolge decine di persone. Accade in Francia, a Nizza, il 14 luglio 2016, e all'interno del mezzo utilizzato per la strage sono stati trovati i documenti d'identità dell'attentatore. La scena si ripete il 19 dicembre in Germania, a Berlino: nella cabina del tir utilizzato per la strage, vengono rinvenuti documenti d'identità di un altro attentatore. Come sembrano "maldestri" questi terroristi!

Mentre la Germania gli sta dando la caccia in tutto il Paese, il presunto attentatore Anis Amri prende un treno per arrivare in Francia, e poi un altro per giungere in Italia, a Torino, salendo su un altro convoglio per dirigersi a Milano.

Qui, nei pressi della stazione di Sesto San Giovanni, viene fermato da una pattuglia della Polizia di Stato che gli chiede i documenti. Alla richiesta degli agenti, Amri urla qualcosa ed estrae dallo zaino una pistola calibro 22 e colpisce, ferendo ad una spalla, Cristian Movio, agente scelto di 36 anni. Luca Scatà, 29enne agente in prova al commissariato di Sesto San Giovanni con nove mesi di servizio, risponde al fuoco uccidendo il tunisino.

Sembra la trama di uno dei libri dello scrittore Dan Brown, ma purtroppo è la triste realtà. A volte immigrati, altre volte nazionalizzati che vivono da anni in uno Stato europeo pienamente integrati, che senza un apparente motivo, decidono di mettere in atto un oscuro disegno contro ignari cittadini.

Mai una volta che venga colpito un centro del potere, mai una volta che venga colpito il centro economico dello Stato. Inoltre, dopo ogni attentato si scopre che i terroristi erano già noti alle forze dell'ordine.

La strategia politica

L'espressione "strategia della tensione" fu coniata dal settimanale britannico "The Observer", e apparve per la prima volta in un articolo del giornalista Leslie Finer del 7 dicembre 1969.

Questi parlava di una strategia politica volta a favorire l'instaurazione di regimi e dittature attraverso una serie di atti terroristici.

Nella fattispecie dell'Italia degli "anni di piombo", il movente principale della strategia della tensione sarebbe stato quello di destabilizzare la situazione politica interna; innalzare il livello dello scontro tra le forze sociali con l'obiettivo di imporre una chiara svolta politica reazionaria.

Chi potrebbe essere interessato a destabilizzare l'europa e gli Stati europei con una serie di atti terroristici per creare uno stato di tensione e di paura nella popolazione, tale da giustificare o auspicare svolte politiche di stampo autoritario?