Il nostro paese da sempre è ai primi posti per corruzione e agli ultimi per quanto riguarda la libertà d'informazione, che poi sono due facce della stessa medaglia.

Corruzione dilagante

Per quanto riguarda la corruzione, anche se è diffusa in quei paesi virtuosi, da noi è particolarmente estesa in tutti i settori e la cosa preoccupante sta proprio nella dimensione patologica del fenomeno, nella sua diffusione endemica. La sua propagazione non avviene perché le leggi sono inadeguate e quindi non funzionando creano l'occasione. L'Italia negli ultimi anni, soprattutto con l'introduzione dell'euro, è cresciuta pochissimo e la crescita è stata sostenuta maggiormente dalla spesa pubblica.

E questo ha determinato una classe imprenditoriale incapace di assumersi il rischio d'impresa e di conseguenza ha creato una classe politica dello stesso livello, inadeguata a svolgere le sue funzioni più importanti, causando di conseguenza un deficit di competenza nella pubblica amministrazione.

Le cosiddette mafie economiche

Noi viviamo in un'epoca in cui coloro che difendono i diritti e la legalità vengono perseguitati, mentre coloro che s'infiltrano nelle istituzioni, come le mafie economiche, i colletti bianchi, la finanza criminale, vengono premiati. In tutto questo poi entra la Magistratura politicizzata che cerca di "annientare" i giudici che che combattono "i padroni del mondo". Come il caso della Procura di Trani che ha cercato di indagare sull'usura, sulla Banca d'Italia, sui banchieri, sulle agenzie di rating, doveva chiedere il permesso alla Procura di Milano quando l'azione penale è obbligatoria.

E nelle 9000 pagine di inchiesta, in un'intercettazione nella segreteria della Standard & Poor's ci sono le prove del golpe chiamato "Rating".

Inoltre in una conferenza stampa a Radio Radicale, Elio Lannutti, Presidente dell'Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Assicurativi), asserisce che l'ultimo Governo eletto democraticamente è stato quello di Berlusconi.

Mentre gli altri sono stati "Golpe" accusando l'ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l'autore di tutto, attraverso lo svolgimento dei "cosiddetti programmi" come la Toika e il Fondo Monetario Internazionale, per asservire i popoli. E lo stesso referendum, scritto dai banchieri della JP Morgan, che se fosse passato, avremmo perso lo stato di diritto per mano dei "padroni del mondo", la finanza criminale.

I populisti

Questo è un periodo in cui coloro che difendono i diritti vengono definiti "populisti" e cercano di imbavagliare l'informazione divulgando false notizie, non solo sui quotidiani ma anche nella televisione pubblica, così come sta accadendo ultimamente nei confronti della Sindaca di Roma.

Oggi la corruzione dilaga a tutti i livelli e non solo in politica. Il politico corrotto non servirebbe a nessuno e perché si compia il reato è necessario un burocrate, un tecnico corrotto. Ecco perché in Italia non c'è appalto senza tangente. E nonostante siano passati 25 anni da Tangentopoli, il fenomeno non è diminuito, anzi è aumentato, passando da centralizzato a locale.