Ancora dall'Inghilterra un esempio di come si produce una buona fiction. Parliamo di 'Capital, mistero a Pepys Road" serie tv - in Italia è trasmessa da La Effe, canale 139 di Sky - le cui prime due puntate sono già state viste dai telespettatori.

Tratto dal libro omonimo scritto da John Lanchester (Mondadori) è stata premiata come migliore serie 2016 dagli Emmy Awards. La sceneggiatura è del pluripremiato Peter Bowker. La serie si apre su una tranquilla cittadina londinese nel 2008, appunto Pepys Road. Ci abitano insieme grandi manager come Roger (Toby Jones) con la moglie Arabella (Rachele Stirling) una casalinga disperata.

C'è Petunia (Gemma Jones) una nonna che vive da sola e che ha un tumore al cervello ed una famiglia distante. Una famiglia, i Kamala, di pachistani che gestisce l'emporio del quartiere che ha dentro un po' tutte le anime del sentire musulmano.

Una ragazza dello Zimbabwe, Quentina, che fa la ausiliaria del traffico di quartiere sotto falso nome: è sans papier. Operai russi, tate slave, etc... Insomma in questo microcosmo della società globale odierna c'è ciò che siamo diventati e che a qualcuno come Real Donald Trump non piace. Poi il mistero: a tutte queste famiglie arrivano cartoline con la scritta "Noi vogliamo ciò che tu hai" con le foto degli abitanti sopra e via a psicodrammi collettivi.

Il mercato immobiliare sale a palla: ma cosa accadrà di lì a poco? Perché piace Capital? Perché è lento: solo la lentezza ci dà modo di capire cosa abbiamo accanto a noi. In una società dove la condivisione è frutto di un like solo la vicinanza dà modo comprenderci: un marito con la moglie, un ispettore con un immigrato orientale, una madre con la figlia ed un nipote un po' particolare.

Intanto la suspense sale e le scritte incominciano ad imbrattare anche gli arredi urbani del quartiere. "Ho imparato più dalla letteratura che della realtà" ha scritto un grande scrittore, ma quando letteratura e realtà vanno a braccetto pur nei diversi ambiti nascono cose come 'Capital'.