Al giorno d'oggi, essere genitori non è certo un compito facile, se mai lo sia stato. I ragazzini della nuova generazione risultano essere molto più problematici rispetto a quelli di qualche decennio fa. Talvolta, a causa dell'instaurazione di un rapporto troppo accondiscendente (se non di complicità) da parte del genitore ai propri figli, questi ultimi tendono a sentirsi liberi di fare qualsiasi cosa, degenerando talvolta, in gravi atti di aggressione e di bullismo. Come non menzionare, ad esempio il triste e recente caso della baby gang di Vigevano?

I quattro minorenni in questione (di un'età compresa tra i 15 e i 16 anni) avevano sottoposto un loro coetaneo a vere e proprie umiliazioni, degenerate in uno stupro di gruppo. E i genitori di questi ragazzini dov'erano? Sapevano qualcosa? Il permissivismo, la disattenzione ed il non sapersi imporre sulla propria prole, generano in molti adolescenti un delirio di "onnipotenza". Tutto ciò, a scapito dei ragazzini più "deboli", che finiscono per divenire vittime di questi disadattati.

Genitori: le buone maniere da impartire ai figli

Vista la situazione, la nota rivista settimanale Nuovo ha stilato un decalogo di buoni insegnamenti (sempre validi) che ogni buon genitore dovrebbe essere in grado di impartire ai propri ragazzi.

Quando è necessario, il padre e la madre devono sapere esternare la loro autorevolezza nei confronti del figlio, affinchè possa crescere in maniera coerente e responsabile. Questo decalogo dovrebbe essere insegnato ai bambini fin dalla tenera età. Qui di seguito lo riassumeremo.

1) Non pretendere l'impossibile dai propri figli: le aspettative dei genitori devono, infatti, essere commisurate all'età dei propri figli.

2) Essere chiari nello stabilire ciò che va fatto: se si vuole che il bambino rispetto le regole impartite dai genitori, è necessario che questi diano norme semplici e chiare.

3) Le decisioni spettano sempre ai grandi: non bisogna lasciare al piccolo dei poteri decisionali, come ad esempio scegliere l'ora in cui andare a dormire.

Questo lo devono stabilire i genitori.

4) Condividere le regole con l'altro genitore: e' fondamentale che la madre e il padre siano d'accordo sulle regole da impartire ai propri figli.

5) Educare i figli insieme, anche se si è separati: il bambino ha bisogno della presenza costante sia del padre che della madre.

6) Affrontare le conseguenze delle proprie decisioni: un comportamento sbagliato di un ragazzino non si corregge con le punizioni corporali, bensì mettendo i propri figli dinanzi alle proprie responsabilità.

7) Dare un ceffone non è un dramma: del resto quando un genitore arriva all'esasperazione, è naturale che possa perdere la pazienza.

8) Allo stesso tempo, dare una sberla può comportare problemi psicologici al bambino: soprattutto se il genitore in questione è assente e lo fa per imporre la propria autorità.

9) Rimproverare i bambini lontano da occhi indiscreti: la ramanzina al bambino deve essere breve e ad essa non devono assistervi altri esterni.

10) Non dimenticare mai che la perfezione non esiste: Il genitore perfetto è quello consapevole della propria imperfezione, che a volte va su tutte le furie, ma che è sempre pronto ad ascoltare i problemi del proprio figlio.