Immergiamoci dentro i post partita, quelli che ormai hanno il solito eco, la solita e continua lamentela: l'alzata di testa del tifoso domenicale che non ci sta, che non vuole che il calcio affondi, ed abbia la stessa credibilità pari a quella della politica.
La questione Juventus è una sola, la lamentela del calcio, sempre la stessa
Voci all'unisono, unite al coro "la juve ruba", uno slogan che si ripete e che accompagna i post partita. Rigori segnati all'ultimo minuto, senza il fallo avversario evidente, e magari acclamando spudoratamente la propria vittoria.
Ormai da tempo, il fenomeno del "Grida allo Scandalo juventino" non si sofferma solo nell'evidenza dei risultati, ma continua imperterrito a cavalcare l'onda delle notizie di sport in prima pagina, alimentando il solito fuoco, acceso dal lontano 2006, quando la Juve cadde nel polverone calcistico di Calciopoli che coinvolse diverse squadre italiane e l'Associazione Italiana Arbitri.
A distanza di 11 anni, la polemica arbitrale sembrerebbe immutata. Un susseguirsi di vittorie stagionali sono servite presto alla Vecchia Signora a dimenticare l'amaro in bocca: i 5 scudetti consecutivi, le 2 coppe Italia 2014-2015 e 2015/2016, la complicità degli 11 bianconeri visti in campo durante le stagioni, la prontezza a tenere alta la testa dopo la gogna mediatica, il riscatto e la rabbia di voler ritornare alla vetta delle classifiche.
Come interpretare il fenomeno degli aiuti arbitrali?
Nelle ultime partite di campionato - vedi match Milan-Juve- abbiamo assistito a episodi dubbi, convalidati a favore dei bianconeri -vedi rigore al 97'- che hanno scatenato il popolo milanista, pronto a fomentare le critiche arbitrali. Ma questa condizione non favorisce neanche la stessa Juve, che penalizzata a ritroso, si costruisce un'immagine distorta e negativa della squadra.
È evidente che questi episodi portino i tifosi avversari ad essere giustificati nei loro paragoni con Calciopoli, scalpore che ha sporcato le mani non solo alla Vecchia Signora, ma che era insediato all'intero sistema calcistico italiano.
Oggi più che mai, nella serata che l'ha vista protagonista in Champions Leaguecon il Porto, la Juventus ha bisogno dei suoi tifosi, per far dimostrare anche alle alte dirigenze di serie A, che tuttora non si risparmiano nelle loro dichiarazioni, di meritare il posto che da cinque anni le è riservato.