Ecco un classico match, uno tra i più seguiti ed attesi, tra due importantissime società che da anni ed anni battagliano per prevalere l'una sull'altra.
Qualche giorno fa, Juventus-Milan hanno disputato l'ennesimo match che da anni ormai infiamma i tifosi che vogliono, a tutti i costi, che la loro squadra vinca.
Quella di alcuni giorni fa, la possiamo reputare la classica sfida che tutti siamo abituati a vedere se non fosse per un episodio clamoroso che ha condizionato e stravolto la partita.
Durante i tempi regolamentari, il punteggio di Juve-Milan era sull'1-1, quando, al 90', l'arbitro assegna 4 minuti di recupero, seguiti da 30 secondi per il tempo perso da un'espulsione in casa Milan.
Proprio quando stava per scadere il 25esimo secondo, accade che Lichtsteiner crossa ad una distanza troppo ravvicinata dal braccio di De Sciglio che, innocentemente, viene colpito al braccio.
I ragazzi della Juventus protestano per avere un calcio di rigore che otterranno senza il minimo scrupolo di una partita che stava per finire in pareggio.
Decide di battere il rigore Dybala che ovviamente segna, rivendicando il rigore parato da Gianluigi Donnarumma nella finale di Supercoppa di Doha.
Ricordo che il portiere del Milan è un neo diciottenne, ed una promessa del calcio italiano.
È subito festa allo Juventus Stadium, continua la lunga sequenza di imbattibilità della squadra di casa.
Dall'altra parte però, i giocatori milanisti ed i loro tifosi sono a dir poco inferociti per quanto accaduto.
Il Milan lotta per l'Europa League, e la stizza è ammessa e concessa data la mancanza di tatto da parte degli arbitri.
Litigi, grida e risse prendono il sopravvento tra allenatori, giocatori e dirigenti tanto che Bacca è stato squalificato per la prossima partita per eccessive proteste.
Verrà squalificato anche Gianluigi Donnarumma per aver protestato in modo eccessivo?
I tre punti assegnati alla Juventus non verranno tolti perché, chi ha giudicato la partita, ha ritenuto giusto e onesto coronare la superiorità e la bravura del team juventino.
