Bisogna parlare di un fenomeno troppo ricorrente: parliamo del bullismo, che mostra come sta diventando il mondo nel modo più crudo. Dobbiamo concentrarci su un episodio accaduto venerdì 17 marzo: un'aggressione avvenuta in via Cesare Pavese a Mugnano, dove un ragazzo di tredici anni è stato aggredito da coetanei. Siamo stanchi di continuare a sentire episodi di questo tipo e soprattutto di sentirci incapaci di risolvere questa situazione: la cosa importante in queste vicende complesse è non chiudersi in sé stessi e parlare con i propri familiari, figure fondamentali.
Ci sarà una fine ad episodi di questo tipo, devono cambiare alcune misure del codice penale?
I bulli non devono passarla liscia
Inoltre, ci dovrebbero essere pene più severe per i bulli, che non possono passarla liscia in modo semplice e soprattutto ci vuole un aiuto più forte e sentito da parte dello Stato e delle scuole. Si deve notare anche il messaggio del padre del ragazzo che ha lanciato un messaggio importante sui social: un episodio di questo tipo non deve accadere più a nessuno. Inoltre ha spiegato il padre che a correggere i comportamenti di questi bulli devono essere in prima linea i genitori: si dovrebbe introdurre una drastica modifica al codice penale, introducendo il reato di bullismo: questi ragazzi vanno severamente puniti, con scuola alla mattina e servizi sociali di rieducazione al pomeriggio.
I social possono essere un'importante voce, per non far cadere nel dimenticatoio episodi di questo tipo, in quanto è inaccettabile non essere liberi di camminare per strada, al punto da rischiare di essere aggrediti senza motivo da persone che non hanno altro scopo che quello di prendersi gioco delle persone. Persone di questo tipo devono temere di più la giustizia ed è per tale ragione che devono cambiare alcune disposizione del codice penale, in quanto non vogliamo più sentire vicende di questo tipo: al momento sono stati presi due dei tre bulli dalla polizia.
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