Dall'inizio della grande crisi economica, i maggiori mass media hanno sempre parlato, scritto, urlato di banche, titoli di stato e prezzi del petrolio ma quasi mai si sono degnati di dedicare intere trasmissioni a coloro che in modo incolpevole questa crisi l'hanno subita. Ed allora chi meglio di un Capo area di una delle Onlus più dinamiche del panorama nazionale può descriverci al meglio in quali condizioni versano i cittadini italiani? Ecco l'intervista a Stefano Galliani.
Mi piace iniziare l’intervista da questo dato Istat: 7 milioni e 209 mila italiani che vivono in povertà assoluta.
Sorpreso?
Purtroppo no. Perché gli effetti della crisi economico-sociale iniziata 2008 in italia, si sono dimostrati anche con questa grossa divaricazione all’interno della nostra società: da una parte i più ricchi sono diventati più ricchi, dall’altra la classe media si è sempre più impoverita divenendo col tempo sempre più povera. Quello che mi sorprende è che solo adesso lo stato ha iniziato a rispondere in maniera concreta all’esigenze di questa fascia di popolazione.
Eppure politici ed esperti della finanza ci parlano quotidianamente di una Europa che sta uscendo dalla crisi
Sta uscendo dalla crisi se parlassimo soltanto in termine di Pil ma questo non si traduce con una redistribuzione del reddito.
Non significa che le categorie più svantaggiate della popolazione abbiano in effetti un beneficio anche perché lo stesso potere d’acquisto oltre che la precarizzazione del mercato del lavoro inducono gli individui ad una condizione di grossa precarietà e di grossa fatica nel soddisfare i propri bisogni.
Come Onlus siete una delle più importanti nel nostro paese.
In che modo provate ad aiutare coloro che vivono in queste difficili condizioni?
Oltre alle attività che permettono di esaudire i principali bisogni primari dell’uomo, “Progetto Arca” grazie al lavoro svolto da collaboratori e volontari aiuta le persone a reintegrarsi con la società e con il mondo del lavoro mediante l’utilizzo di corsi ad hoc.
Non sono amante dei numeri ma sono importanti ogni qualvolta si affrontano determinate tematiche. Dunque le chiedo: Quanti pasti caldi “Progetto Arca” dona ai bisognosi ogni giorno?
Intorno ai 5000 pasti al giorno senza contare le colazioni ed i banchi alimentari.
Per concludere: ha un aneddoto di speranza da raccontare ai nostri lettori?
Più che un aneddoto basta osservare attentamente i volti della gente, i quali attraverso la nostra fondazione riescono a ricostruire una nuova esistenza. La speranza nasce nel momento in cui le persone sedendosi l’una accanto all’altra iniziano a sognare il loro futuro.