'Solo un 20% degli studenti sarebbe promosso, se tutti avessero i voti che meritano'. Con queste parole, un professore di un istituto superiore pugliese si prende il merito di aver portato - proprio perchè il suddetto docente non stava al gioco - alla ribalta la menzogna su cui da anni si regge il sistema dell’istruzione italiano: le famose 'promozioni d’ufficio'. L'insegnante, al contrario, dava ai suoi studenti i voti che meritavano. Ed è proprio per questo motivo che il preside della Scuola lo ha sospeso dal servizio: una sanzione disciplinare che il giudice del lavoro di Lecce ha annullato, dopo ben cinque anni, dandogli ragione.

Nelle scuole italiane tutti promossi

In effetti le cose stanno proprio così: nelle scuole italiane la bocciatura è stata bandita, così come lo è ogni reale accertamento del merito. Gli abbandoni scolastici sono tanti, è vero (soprattutto negli istituti tecnico-professionali), ma sono perlopiù legati ad altre motivazioni, come ad esempio la condizione socio- culturale dell’ambiente in cui vive lo studente. Chi inizia il corso di studi nel nostro paese, di fatto, è sicuro di arrivare al traguardo matematicamente. Lo dimostra la percentuale di promossi agli esami di diploma finale, dove regolarmente sfiorano il 100%.

Forse è colpa della nuova figura professionale che, nell'istruzione scolastica, ha ormai sostituito l'insegnante: il 'docente - baby sitter' che inventa giochi didattici e fa il giocherellone per divertire gli alunni: Questa nuova figura è poco più di un intrattenitore, visto che ormai non servono più le conoscenze, e le competenze si possono acquisire senza avere delle conoscenze.

Ormai è evidente che i ragazzi di oggi possono fare a meno di studiare; tuttavia, anche senza il sapere e la cultura possono essere competenti: in poche parole, possono apprendere anche senza conoscere, dunque possono avere abilità senza le conoscenze.

Il 'docente baby - sitter' ha sostituito l'insegnante

Questa è diventata la scuola di oggi, dove non si insegna più a scrivere, a far di conto, a leggere, ma diventa sempre più un luogo in cui si "intrattengono" gli alunni nel corso della giornata.

Per questo compito servono ovviamente dei docenti; ma non di quelli classici e scontati di un tempo che interrogavano, spiegavano, mettevano voti e facevano verifiche scritte, pretendendo tangibili risultati. Questa figura, purtroppo, è ormai scomparsa per sempre. Gli insegnanti di oggi devono fare gli intrattenitori, i presentatori, i giocolieri; e devono anche fare battute, suscitando l'ilarità e il divertimento degli alunni mentre sono "parcheggiati" nelle classi.

In pratica, una sorta di 'anchorman' scolastico. Tanto è evidente che gli studenti vanno a scuola per divertirsi, non per apprendere e studiare.

Inoltre pare che i nostri ragazzi siano anche molto stressati e ansiosi, al punto che nelle classi si cominciano a vedere dei giochini antistress per smorzare la tensione. Prendiamone atto, finalmente: la scuola seria è morta e sepolta grazie alla politica. Gran parte dei genitori si preoccupa solo del luogo in cui deve essere lasciato il proprio figlio, visto che entrambi lavorano, e non che stia in una classe a imparare. Ma la scuola è un luogo di formazione ed educazione dei giovani, di certo non un parcheggio. La famosa lettera che hanno scritto 600 docenti universitari per lanciare l'allarme (riguardo la mancanza di abilità di scrittura e lettura degli alunni) è purtroppo passata sottogamba al Miur.

Per alcuni giorni ha fatto tanto clamore, poi il silenzio assoluto.

Una società futura, quella italiana, fatta di asini?

Il noto storico Ernesto Galli Della Loggia, prendendo spunto dall'episodio del docente sanzionato perchè 'avaro' di voti, riguardo le promozioni facili ha lanciato un altro allarme giusto qualche giorno fa. La bocciatura è un campanello d'allarme, per la scuola seria e professionale, che sente il dovere di spronare l'alunno a fare di meglio; la "scuola intrattenitrice", invece (e quindi il 'docente - baby sitter') è largo di maniche perchè prescinde dalle conoscenze, quindi promuove tutti. C'è da chiedersi: con tutti questi asini in giro, come sarà la società futura?