Eì stato approvato oggi dalla Camera il Ddl che accorda la possibilità di difendersi, anche con un’arma, in caso di aggressione subita dai ladri. Il disegno di legge, approvato con 225 sì, 116 contrari e 11 astenuti e che modifica gli articoli 52 e 59 del codice penale, passerà adesso al vaglio del Senato e, quantunque sia stato, probabilmente, accolto positivamente da molti con una certa trepidazione, sembra sollevi, fin da subito, una serie di polemiche. Di là dell'opposizione in Aula, da parte di quanti hanno mostrato cartelli inneggianti alla "legittima difesa sempre", risulta incontrovertibile soprattutto un nodo controverso: la possibilità di reazione ad un’aggressione subita di notte.
Reazione lecita se l'aggressione è notturna
Tale possibilità appare quantomeno incongruente con l’ammissione stessa di potersi difendere; non si capisce perché, infatti, sia legittimo difendersi solo di notte e non anche di giorno. Sono forse più efferate tali aggressioni perché disturbano la “quiete notturna”? O, forse, “l’oscurità della notte” concilia meglio l’impugnare un’arma? E il possibile bersaglio dell’aggressione poi? Dovrebbe arrivare a sperare in un attacco notturno anziché diurno per poter godere della possibilità di difendersi? Ancora un’altra osservazione.
Lo Stato si accollerà le spese processuali in caso di assoluzione
Accanto al primo emendamento che dichiara possibile difendersi anche con le armi quando l’aggressione si verifichi di notte con violenza sulle persone o sulle cose, e al secondo, che precisa l’esclusione della colpa da parte di chi reagisce in situazioni di pericolo per la vita, l’integrità fisica e per la libertà personale o sessuale, si stabilisce che, nel caso non venga riconosciuta la legittima difesa, tutte le spese processuali saranno a carico dello Stato: lo Stato, quindi, ammette già la possibilità di sottoporsi ad eventuali spese, che si stima si aggirino intorno ai 295.200 euro a decorrere dal 2017, quasi a prevedere (e come dargli torto?) una limitazione dell’applicazione che i Giudici variamente effettueranno?
La situazione appare bizzarra e, al di là dell’ironia di certe osservazioni, cui la questione si presta, è auspicabile che in Senato venga considerata in tutte le sue sfaccettature per evitare che si presti ad ambiguità e che conduca a situazioni paradossali, come spesso, purtroppo, se ne vedono.