Teen drama, legal drama, medical drama... il mondo delle Serie TV, negli ultimi anni è riuscito a spaziare tra numerosi temi, dal fantasy al paranormale, dal poliziesco al mondo del fashion, dall'horror al comico. Eppure, negli ultimi mesi, sono state trasmesse due serie che, pur avendo un'impostazione di base molto simile, mostrano perfettamente come, in un certo senso, la figura della donna lavoratrice si sia evoluta e trasformata nel corso dei decenni.
Le due serie in questioni sono "Good Girls Revolt", trasmessa a partire dallo scorso ottobre e "The Bold Type", la cui ultima puntata è andata in onda negli Usa un paio di giorni fa: in entrambi i casi, le vicende raccontate vedono protagoniste tre donne che lavorano nella redazione di un giornale, con la differenza che la prima è ambientata negli anni '60 e la seconda ai giorni nostri.
Le differenze
Good Girls Revolt si ispira a fatti realmente accaduti raccontati nel romanzo di Lynn Povich: tre giovani ricercatrici della redazione di News of the Week, Patti, Jane e Cindy, decidono di presentare un reclamo ufficiale per veder rispettato il proprio diritto a veder firmati i loro articoli. Le ricercatrici, infatti, erano coloro che facevano "da spalla" ai reporter uomini: li aiutavano nelle ricerche, facendo talvolta anche il lavoro sporco, e nella stesura del pezzo, senza che il loro nome potesse comparire sul giornale e con uno stipendio mensile pari a un terzo di quello di un uomo.
Patti, Jane e Cindy, quindi, con il sostegno delle altre ricercatrici della redazione decidono di portare avanti questa battaglia, per far capire all'editore e al mondo intero che, non soltanto le donne hanno una voce, ma che hanno anche il diritto di utilizzarla.
Le vicende raccontate in The Bold Type (che prendono spunto dalla vita di Joanna Coles, ex capo-redattore di Cosmopolitan), rappresentano un po' l'evoluzione di quanto avvenuto nella serie precedente; si tratta del risultato, in un certo senso, di quelle che sono state le rivendicazioni femminili degli anni '60 e '70. Le protagoniste, Jane, Kat e Sutton sono tre giornaliste di Scarlet, una fittizia rivista di moda e spettacolo: loro una voce ce l'hanno già, sono libere di esprimersi, di dare un giudizio, di cambiare idea, di dire "no", senza che nessuno possa licenziarle o mortificarle per questo.
In The Bold Type, le tre donne hanno il diritto di scegliere la propria strada e se ne avvalgono senza timore, nel rispetto sempre della rivista per la quale lavorano e dei loro colleghi. Perché, alla fine, la vera libertà non consiste nel cambiare la propria direzione o la propria vita. La libertà sta nella consapevolezza di poterlo fare in qualsiasi momento.