L'uomo, nei suoi esordi su questa Terra, ha attuato i sacrifici umani come forma di auspicio per un futuro benevolo. Non conoscendo le proprie potenzialità e le proprie capacita di disporre del futuro sacrificava i suoi simili nella speranza di migliorare le proprie condizioni di vita. Oggi, a distanza di millenni e con le dovute proporzioni, nulla è cambiato: la parte atavica che permane nelle nostre caratteristiche esce in certe condizioni.
Solo un secolo fa si giustificava la pena di morte per piccoli reati, per obbligare le truppe a combattere per il bene della patria.
Quanti italiani uccisi da altri italiani? Come leggiamo oggi il comportamento del generale L. C., condiviso dall’opinione pubblica dell’epoca, che per piccole proteste o episodi di insofferenza verso le decisioni prese dai superiori, se commesso da un gruppo di soldati, permise la decimazione?
Emblematica, con tutti i limiti dell’accostamento, l'introduzione dei vaccini obbligatori: per il bene della comunità si è disposti alla possibilità di sacrificare alcuni individui.
La scienza può essere ritenuta infallibile?
La scienza, pur agli attuali elevatissimi livelli raggiunti, non può e non potrà mai essere ritenuta infallibile, per cui, considerando veritieri i dati pubblicati dagli organismi ufficiali sanitari, il rischio, minimo, anche mortale, presente in miliardi di vaccinazioni, non può essere nullo.
Si accetta l'idea che un individuo possa subire danni in cambio, per il resto della società , di un futuro senza decessi causati da malattie debellabili dalla vaccinazione obbligatoria di massa.
Ma, e in questo invito tutti a riflettere, per una società evoluta, non e possibile sacrificare a sorteggio una persona per garantire agli altri un'esistenza migliore.
Questo principio e troppo pericoloso e potrebbe portare, come ha portato in passato, a disastri umani. L'uomo nasce, vive e può anche morire a seguito di qualsiasi malattia: è nell'ordine naturale della vita.
La natura umana può raggiungere il sapere definitivo?
L'individuo che nasce, viceversa, non può essere sottoposto scientemente ad un rischio dalla legge per avere in cambio ricadute positive per la comunità: basterebbe un solo decesso per parlare di pena di morte per un innocente.
Le possibili centinaia di morti in una società di non vaccinati devono essere evitate spiegando e convincendo che vaccinarsi è giusto ma sempre e solo su base volontaria: si valuta e si accetta il rischio attuale per evitare il rischio futuro.
Noi esistiamo e progrediamo perché al nostro interno, oltre alla ragione, risiedono principi inalienabili, e non possiamo separare le due parti se non con la fine della nostra civiltà.