La campagna elettorale per le prossime elezioni entra nel vivo. Le polemiche non mancano, e la composizione delle liste elettorali è servita da esca. I partiti si confrontano con i programmi e ciascuno difende il proprio progetto. Alla fine, i temi principali, e cioè le proposte politiche, anche se con sensibilità diverse, finiscono con somigliarsi tutte. Addirittura, in alcuni casi si è cercato di copiare l'argomento dell'avversario che fa maggiormente presa sugli elettori. Siamo partiti dal reddito di cittadinanza, a quello di inclusione, per finire al reddito di dignità.

Con poche eccezioni, ai partiti manca un progetto complessivo che imposti una strategia di lungo respiro. E' facile dire di eliminare la Legge Fornero, e di ridurre le tasse, più difficile invece indicare la strategia, ed il percorso da seguire per partire dal Lavoro, che è la base da cui iniziare, per produrre l'effetto 'sviluppo economico' necessario.

Liste elettorali

Le liste elettorali sono state definite, con molte polemiche, e la politica ha dimostrato la sua fragilità. All'interno di alcuni partiti si sono create situazioni nuove, ed in alcuni casi, le minoranze interne degli stessi, hanno subito una riduzione della rappresentanza. Il Presidente Pietro Grasso sostiene che, dopo la composizione delle liste, il PD non sia più di sinistra, per il suo spostamento al centro, e che si possa comodamente definirlo 'PdR': al suo interno, la componente di sinistra si è indebolita ancora di più.

Sono state premiate le candidature dei fedelissimi, e questo naturalmente ha determinato, in alcuni casi, scontri anche vivaci. Staremo a guardare il prosieguo e l'evoluzione della campagna in corso.

Possibili nuove alleanze

Diventa comunque difficile fare previsioni sul futuro assetto del prossimo Governo, visto che le indicazioni 'tripolari' non ipotizzano maggioranze in grado di governare.

Si parla anche di 'larghe intese' ma, data la situazione dei partiti, il tutto diventa impossibile per i veti incrociati dei partiti stessi. Tutti pensano che, nel quadro di 'larghe intese', stia covando, sotto la cenere, un probabile accordo tra FI e PD, ma si tratta solo di illazioni in giro. Il progetto di un nuovo centrosinistra stenta a decollare, perché non sono ancora maturate le condizioni necessarie. Le parti interessate si scambiano, comunque, qualche frecciatina polemica.

I giochi sono sottili e certi passaggi fanno supporre a qualche novità, prossima da venire, subito dopo le elezioni.